29 settembre, 2020

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Scritto da: Redazione Opyn

Al via “Slancio Italia” per contribuire alla ripartenza del Paese

BorsadelCredito.it annuncia la cartolarizzazione da 100 milioni di euro per aiutare le imprese con finanziamenti a lungo termine. Partner dell’iniziativa Banca Valsabbina e Azimut. Tutti i vantaggi per PMI e investitori

Vogliamo ridare slancio all’Italia. E vogliamo farlo, al di là dei proclami, con iniziative concrete a supporto del tessuto imprenditoriale, in particolare delle piccole e medie imprese.

Abbiamo lavorato all’obiettivo fin dall’inizio dell’emergenza pandemica: il primo prodotto Cash anti Covid-19, proposto alle PMI a un paio di settimane dall’inizio del lockdown, era stato infatti pensato all’interno di un’iniziativa complessa, che prende appunto il nome di «Slancio Italia» e che vuole accompagnare le imprese – e con esse il Paese – in un percorso di rinascita

La cartolarizzazione

L’ultimo prodotto, che annunciamo con orgoglio, è una cartolarizzazione da 100 milioni di euro per aiutare le imprese, con finanziamenti della durata massima di 6 anni, comprensivi di un anno di preammortamento, un importo variabile dai 100.000 ai 600.000 euro e la garanzia fino al 90% del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI.

Partner dell’iniziativa è la bresciana Banca Valsabbina – che agisce come Arranger, Account Bank e da sottoscrittore di parte della tranche senior.

Il progetto è finanziato da Colombo II, fondo creato nell’ambito del progetto industriale avviato ad aprile scorso da BorsadelCredito.it e Azimut, la principale realtà finanziaria indipendente nel settore del risparmio gestito in Italia.

Le aziende che richiederanno il prestito saranno valutate in 24h ore sulla base dell’istruttoria condotta da BorsadelCredito.it attraverso l’utilizzo di algoritmi proprietari di intelligenza artificiale, con un approccio guidato dai dati e in continuo aggiornamento mediante machine learning. Al processo automatico segue poi la verifica da parte di un analista fidi e successivamente la delibera che avviene tutto in digitale e “Covid-free” con l’erogazione nel giro di pochi giorni lavorativi.

La condizione delle PMI nel mondo post Covid

Una soluzione al problema della liquidità che per le imprese è sempre più urgente. Ipotizzando il protrarsi della riduzione delle attività fino alla fine dell’anno, l’Ufficio Studi di Cerved ha stimato che le perdite di fatturato nel biennio 20-21 potrebbero superare i 640 miliardi di euro, di cui 470 solo nel 2020 (-17,8% rispetto al 2019). I macro-settori maggiormente colpiti dall’emergenza sono a oggi la logistica e i trasporti, le costruzioni, il turismo, la moda e la ristorazione.  Inoltre, secondo i dati della rilevazione Situazione e prospettive delle imprese nell’emergenza sanitaria Covid-19 condotta dall’Istat lo scorso maggio, nel bimestre marzo-aprile oltre il 70% delle imprese ha registrato una riduzione del fatturato – che in oltre il 40% dei casi si è più che dimezzato – rispetto allo stesso periodo del 2019. Ancora, CRIF Ratings ha rilevato che a causa del Covid-19 il fabbisogno finanziario per tutto il 2020 sarà di oltre 45 miliardi, con maggiori difficoltà per commercio all’ingrosso, manifattura di prodotti metallici, non metallici e il segmento del tessile ed abbigliamento.

Le iniziative di Slancio Italia

La cartolarizzazione segue altre due iniziative avviate nei mesi scorsi. La prima è Cash anti Covid-19, un finanziamento bullet della durata di 6 mesi progettato per coprire il 100% delle spese correnti delle PMI per il semestre pandemico (salari e stipendi, affitti, utenze), spese che sono proseguite anche per il 70% delle imprese la cui attività era stata sospesa ex lege per contenere la diffusione del virus. Una situazione che, secondo le stime di Confindustria, ha causato perdita di ricchezza di 100 miliardi di euro per ogni mese di chiusura. E che, secondo Cerved, ha fatto aumentare la probabilità di default dal 4,9% al 6,8% (un punto percentuale di variazione equivale a circa 60mila aziende in più a rischio di fallimento).

Questo primo prodotto è stato strutturato dunque per far fronte a quella situazione, su carature sufficienti a coprire l’operatività di un intero semestre: le imprese fino a 10 milioni di fatturato hanno avuto accesso a un prestito fino a 300mila euro; e quelle con un giro di affari sopra la soglia dei 10 milioni hanno avuto la possibilità di ottenere liquidità fino a 500mila euro. L’erogazione era stata modulata sulla base dell’indicazione dei costi nell’ultimo bilancio disponibile e non era vincolata al settore merceologico.

A fine lockdown siamo poi tornati sul mercato con Cash anti Covid Fase 2, pensato per la ripartenza delle PMI italiane, con particolare riferimento a quelle con fatturato sotto i 10 milioni di euro. Abbiamo dunque costruito, un prodotto di lungo periodo: l’importo del singolo prestito varia dai 100mila ai 600mila euro e la durata è fissata in un massimo di sei anni, di cui i primi 12 mesi di totale preammortamento. Il prestito è garantito fino al 90% dal Fondo centrale di garanzia per le PMI (rientra cioè nei prestiti garantiti del Decreto Liquidità, che sono erogabili fino a dicembre 2020). Il tasso medio dei finanziamenti è del 6-7%.

La struttura dell’operazione – strettamente legata all’operazione di cartolarizzazione che presentiamo oggi – prevede che i finanziamenti vengano erogati dalla nostra piattaforma FinTech e periodicamente ceduti, appunto tramite cartolarizzazione, a una società veicolo.

I vantaggi per gli investitori

Se per le imprese i vantaggi sono chiari, dall’altro lato del mercato, gli investitori avranno la possibilità di finanziare l’economia reale mediante la sottoscrizione dei titoli emessi dal veicolo nell’ambito della cartolarizzazione, investendo in uno strumento altamente diversificato. Con diversi benefici: il primo è un monitoraggio costante dei portafogli investiti, possibile tramite l’utilizzo della piattaforma tecnologica CARDOAI che consente di osservare in real time e simulare la performance futura degli investimenti.

Ma il maggiore beneficio sta nel profilo di rischio mitigato da almeno due fattori: la garanzia del Fondo Centrale fino al 90% e la sottoscrizione da parte degli investitori Senior: la tranche senior risulterà sempre coperta dal collaterale garantito dal Fondo, il che diminuisce la rischiosità dello strumento.

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