15 gennaio, 2019

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Scritto da: Redazione Opyn

Fuochi d’artificio a capodanno: 52 milioni di euro prestati alle PMI di BorsadelCredito.it a fine 2018 (+134% anno su anno)

Una chiusura d’anno con il botto per BorsadelCredito.it. Il primo portale italiano di prestiti alle imprese archivia il 2018 con un erogato complessivo di 52,396 milioni, raggiungendo un nuovo record. Si tratta di una cifra più che doppia rispetto al totale erogato dal marketplace registrato a dicembre 2017 (22,391 milioni di euro, per una variazione del 134%).
Il numero delle aziende supportate a oggi è di 604, rispetto alle 391 di un anno fa, numeri che indicano una crescita importante in termini di volumi ma anche di fiducia che le imprese continuano ad avere nei confronti del P2P lending. 

Nel solo mese di dicembre sono stati erogati 3,3 milioni di euro – anche questo è un record della piattaforma, poiché il precedente era di 2,9 milioni – in 29 nuovi prestiti, con un taglio medio che si aggira intorno ai 113mila euro, rispetto a una media storica di 85mila euro.
Considerando gli ultimi 12 mesi, il 2018 ha portato in dote oltre 30 milioni di euro di nuovi prestiti, precisamente il doppio di quanto fatto registrare nel solo 2017.

Rimanendo invece sui dati generali della piattaforma, in termini geografici i prestiti vedono saldamente in testa alla classifica la Lombardia per numero di richieste evase, ovvero 180 (7 erogati a dicembre). Seconda maggior richiedente la Campania che sale a 114 (+11), seguita da Lazio (a 69 da 66) e Puglia (da 45 a 47); il Piemonte ha ottenuto 44 prestiti (+4), superando il Veneto che è a 41 erogazioni (+2), l’Emilia-Romagna è ferma a quota 28. A seguire la Toscana e la Sardegna, a quota 20 e 18: il dato è invariato per entrambe.

Il settore più attivo si conferma quello dei servizi, con il 27,5% del mercato complessivo, rincorso dal commercio al dettaglio (con una fetta del 19,2% dell’erogato a cui si aggiunge il 17,7% del commercio all’ingrosso); industria e produzione si attestano a quota 16,4% e l’edilizia all’7,6%.

Come è andato il mese dal punto di vista del rendimento? Al netto dell’intervento del Fondo di Protezione, il rendimento di BorsadelCredito.it è in leggera crescita e segna 5,04%, un valore superiore a quello medio offerto delle principali piattaforme britanniche che ha segnato +4,29% a un anno (dati a fine settembre) in base alle rilevazioni di Brismo e soprattutto in linea con l’obiettivo di rendimento di BorsadelCredito.it. Inoltre, l’incidenza del nostro principale strumento di mitigazione del rischio è appena inferiore al mezzo punto percentuale (per ulteriori dettagli è possibile consultare la nostra tabella di sintesi qui): il rendimento al lordo di questa copertura si è infatti attestato al 5,53%.

Passiamo dunque al consueto confronto con le diverse asset class paragonabili per le caratteristiche di rischio/rendimento: il nostro marketplace lending si dimostra ancora una volta in cima alla classifica e distacca il secondo in lizza di gran lunga. Prestare tramite BorsadelCredito.it, con questi numeri, permette un guadagno al netto del Fondo di Protezione e della tassazione al 26% di quasi 373 euro su un capitale investito di 10mila euro.

fondi bond corporate a 4 e 5 stelle Morningstar – quindi i migliori della categoria – concludono il loro annus horribilis con una perdita del 2,44%. Tuttavia guardando i proventi in un orizzonte temporale di tre o cinque anni, il rendimento annualizzato è rispettivamente dell’1,89% e del 2,54%: ovvero un guadagno al netto delle imposte di quasi 140 euro sui tre anni e di 188 euro sui cinque. Guadagno che non tiene conto delle commissioni di ingresso né di quelle di gestione dei fondi comuni, e che quindi ne sovrastima la reale entità. Il 28 dicembre 2018 i BTP quinquennali, altra asset class con cui confrontiamo i finanziamenti di BorsadelCredito.it, hanno staccato in asta una cedola del 2,45%: 245 euro di rendimento lordo su un investimento di 10mila euro e poco più di 214 euro al netto dell’imposta agevolata al 12,5%, in un mercato peraltro che mostra una volatilità estrema ed è tutt’altro che risk-free. Maglia nera si confermano i conti deposito vincolati, che hanno offerto un rendimento medio dello 0,54%, corrispondente a un reddito di poco superiore ai 40 euro al netto del 26% di ritenute, sul medesimo ticket di ingresso di 10mila euro.

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