Un inizio di autunno scoppiettante per BorsadelCredito.it: il mese di settembre si è chiuso con un erogato totale da inception superiore ai 16,5 milioni, e ha segnato un nuovo record mensile: 1,5 milioni erogati in 30 giorni. In totale il numero delle aziende supportate dalla piattaforma dall’avvio delle attività è di 352 (+12 mese su mese) e il tasso medio di rendimento per i prestatori si è attestato a 5,41% lordo, costantemente superiore a quello medio delle principali piattaforme britanniche che ha segnato un valore del 4,94% in un anno (dati a fine agosto), in base al Liberum AltFi Returns Index.
Al netto dell’effetto Fondo di protezione il rendimento di BorsadelCredito.it è stato invece del 4,98%, il che indica un’incidenza dello strumento di mitigazione del rischio di poco superiore al 0,40% a fronte di una copertura totale delle quote capitale in caso di impagato (per ulteriori dettagli, è possibile consultare la nostra tabella di sintesi qui).
Anche a settembre il P2P lending si è confermato il più redditizio tra gli investimenti comparabili per categoria di rischio. La consueta rilevazione di BorsadelCredito.it mostra che il 4,98% del nostro prodotto corrisponde a un guadagno netto tra i 284 e i 383 euro circa – a seconda dell’aliquota di tassazione applicata, che varia da un minimo del 23% per i redditi sotto i 15mila euro a un massimo del 43% per chi ha un Irpef sopra i 75mila euro – su un capitale investito di 10mila euro.
Un introito sensibilmente maggiore rispetto a quello che garantisce il Btp quinquennale che a fine settembre ha staccato una cedola dello 0,90%, ovvero 90 euro di rendimento lordo su un investimento di 10mila euro e quasi di 79 euro al netto della tassazione agevolata al 12,5%. Hanno fatto peggio i conti deposito vincolati, che hanno invece offerto un rendimento medio dello 0,70%, corrispondente a un reddito inferiore ai 52 euro al netto del 26% di ritenute, sul medesimo ticket di ingresso di 10mila euro. Mentre i bond corporate hanno reso in media sui 12 mesi ancora meno: i fondi 4 e 5 stelle Morningstar hanno segnato un rendimento lordo a un anno 0,74%, pari a un guadagno per l’investitore di 54,76 euro al netto delle tasse. Se guardiamo al rendimento annualizzato a tre anni, il rendimento medio dei fondi corporate si attesta invece al 1,97%, ovvero a 145,78 euro all’anno al netto della sola imposizione fiscale (senza considerare commissioni e altri costi) per chi avesse tenuto 10mila euro fermi nello strumento negli ultimi tre anni.
In termini geografici, guida la classifica dell’erogato ancora la Lombardia, con 93 prestiti. Seconda maggior richiedente la Campania con 60 prestiti, seguita da Lazio (47) e Puglia (39); continuando troviamo il Veneto a 22 prestiti e il Piemonte e la Toscana a 16; l’Emilia Romagna si ferma a quota 15, la Sardegna a 14. Tra le regioni più attive, chiudono la classifica Abruzzo con 7 prestiti e Trentino Alto Adige con 6.
Il settore più attivo si conferma quello dei servizi, con il 26,4% del mercato complessivo, seguito dal commercio al dettaglio (con una fetta del 22,7% dell’erogato a cui si aggiunge il 15,6% del commercio all’ingrosso); industria e produzione si attestano a quota 18,2% e l’Edilizia si ferma al 9,4%.
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