20 aprile, 2018

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Scritto da: Redazione Opyn

Nuovo record italiano per il P2P lending nel primo trimestre 2018: 126 milioni di erogato

… e aumenta sempre più l’interesse di stakeholder, istituzioni, mercato 

Non si arresta, anzi accelera, la corsa del FinTech italiano. Lo rivela il consueto report trimestrale di P2P Lending Italia , secondo cui l’erogato complessivo trimestrale delle nove piattaforme monitorate ha superato i 126 milioni di euro nei primi tre mesi del 2018: quasi il doppio di quello realizzato nell’intero 2016 e una cifra in aumento del 200% anno su anno o del 180% se si esclude CashMe che nel primo trimestre 2017 non era rilevata. E si tratta, come sottolinea la stessa P2P Lending Italia, di un dato che sottostima la realtà perché non tiene conto sia di realtà già operative come Credimi e Prestacap sia di quelle delle nuove piattaforme che stanno entrando ora sul mercato.

Nel segmento sconto fatture (CashMe, Fifty, Workinvoice) i volumi erogati sono stati pari a 89,4 milioni, con una crescita del 5% rispetto al trimestre precedente e del 230% rispetto al primo trimestre 2017. Il segmento prestiti alle imprese, che include BorsadelCredito.it e Lendix, ha erogato 12,6 milioni di nuovi prestiti, ovvero il 208% in più rispetto all’ultimo trimestre del 2017 e 4 volte il volume del primo. Sul fronte imprese è lo sconto fatture che guida il primato dei volumi, facilitato anche dal brevissimo periodo di impiego, mentre sul fronte PMI c’è stata una impennata enorme sul 2017 anche grazie al contributo di operatori stranieri che hanno deciso di investire e di stabilirsi nel nostro Paese.

E infine, il segmento prestiti personali: le quattro piattaforme (Prestiamoci, Smartika, Soisy, Younited Credit) analizzate da P2P Lending Italia hanno erogato 24 milioni di nuovi prestiti (+43% rispetto al trimestre precedente e +102% anno su anno).

Il montante complessivo erogato da inception sale a 509,2 milioni di euro (+263% anno su anno): 131,8 milioni sono relativi ai prestiti personali e 377,4 – come già accennato – alle imprese, con il sotto-segmento del P2P lending per PMI che vale 42,7 milioni. Continua a crescere anche il ticket medio: 8.794 euro per i prestiti a individui; 247.376 euro per i prestiti alle imprese. Con questo trend e, considerando che ci sono alcune attività già operative presenti sul panorama italiano ma non ancora presenti nel paniere di P2P Lending Italia – entro fine 2018 si sfonderà quota un miliardo di Euro!

L’Italia, che esprime uno dei mercati europei con la crescita più solida, non è fatta solo di quantità. Il crescente interesse di mercato, istituzioni e stakeholder inizia a essere palpabile. Un risultato di questo interesse è stato all’inizio dell’anno il cambiamento normativo in merito alla tassazione: che è stata portata per il marketplace lending dedicato alle imprese al 26%, equiparato agli altri strumenti di investimento.

Non solo. Il segnale di un’attenzione è anche nel presumibile aumento della collaborazione tra Fintech e banche tradizionali, che in Italia finora è stata pressoché inesistente, e che segnerebbe invece un passaggio epocale per lo sviluppo del nostro settore. La previsione è di Federico Rajola, direttore del Cetif e professore ordinario di Organizzazione Aziendale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, in una intervista rilasciata qui. Secondo il Cetif, che è il Centro di ricerca in tecnologie, innovazione e servizi finanziari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e che promuove FinTech Lighthouse, un programma di analisi e scoring delle società fintech al fine di agevolare le possibili sinergie con gli istituti tradizionali, “il fenomeno fintech rappresenta sempre di più una reale opportunità per le banche e le compagnie assicurative in termini di innovazione di prodotti e servizi e in termini di raggiungimento più capillare della clientela. Siamo convinti che assisteremo a sempre maggiori livelli di collaborazione.

Il 2018, ne siamo convinti anche noi, rappresenterà un momento di maggior evoluzione per il P2P lending italiano.

 

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