Le nuove risorse saranno erogate alle Pmi dalla piattaforma Opyn attraverso finanziamenti della durata massima di 6 anni, con 1 anno di preammortamento, di importo variabile da 100.000 a 1.500.000 euro con garanzia fino al 90% del Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi.
Opyn ha stretto un nuovo accordo con Azimut, Intesa Sanpaolo e Banca Ifis per fornire nuova liquidità alle piccole e medie imprese italiane attraverso la nostra piattaforma.
L’operazione prevede l’erogazione di finanziamenti fino a 300 milioni di euro che vanno ad aggiungersi agli oltre 800 milioni di euro già erogati alle Pmi nell’ambito del progetto “Slancio Italia”, volto a sostenere l’economia reale: il progetto, nato nel 2021 e promosso da Opyn e Azimut, ha visto il coinvolgimento anche di Intesa Sanpaolo e Banca Ifis.
Si stima che con questa ulteriore operazione di cartolarizzazione verranno finanziate circa 1.000 nuove imprese in cerca di liquidità, supportando la loro crescita e resilienza in un contesto macroeconomico difficile come quello attuale.
L'accordo fa parte del percorso di integrazione del fintech italiano con le istituzioni finanziarie di cui Opyn è protagonista e pioniere. Si tratta di un’innovativa progettualità che prevede l'utilizzo – in modalità as a service – del software Opyn per la valutazione del merito creditizio delle Pmi e delle successive fasi di erogazione, gestione e monitoraggio del credito, nonché della connessa garanzia.
Nuovi finanziamenti per le Pmi: come funzioneranno?
I finanziamenti concessi alle Pmi avranno una durata massima di 6 anni, comprensivi di 1 anno di preammortamento. Consisteranno in un importo che varierà dai 100.000 euro ai 1.500.000 euro e saranno assistiti dalla garanzia fino al 90% del Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi.
Le aziende che richiederanno il prestito saranno valutate in 24 ore sulla base dell’istruttoria condotta da Opyn. Istruttoria che avverrà attraverso algoritmi proprietari di intelligenza artificiale, con un approccio guidato dai dati e in continuo aggiornamento mediante machine learning. Al processo automatico seguirà poi la verifica da parte di un analista del credito. Successivamente vi sarà la delibera online, con l’erogazione del finanziamento nel giro di pochi giorni lavorativi.
Opyn e gli altri protagonisti dell’operazione
“Questa operazione rappresenta non solo un ulteriore passo nel percorso di evoluzione di Opyn, ma anche un'altra conferma di quanto unendo le forze e utilizzando la tecnologia sia davvero possibile sostenere concretamente e da vicino il tessuto imprenditoriale italiano – dichiara Ivan Pellegrini, CEO di Opyn. – Siamo lieti di avere nuovamente al nostro fianco dei partner come Intesa Sanpaolo, Banca Ifis e Azimut. Che istituzioni finanziarie di primaria importanza come queste abbiano scelto di affidarsi a Opyn per abbracciare così strettamente il digitale è significativo. Inoltre, è indice di quanto la nostra tecnologia, sviluppata e continuamente perfezionata in un decennio, sia considerata solida anche dal sistema bancario tradizionale. È sempre più vicino il futuro in cui il lending digitale diventerà parte integrante dei servizi che gli istituti finanziari e non offriranno all’economia reale.”
“Questa nuova operazione consolida la collaborazione di successo avviata nel 2020 con Opyn per l’erogazione di prestiti alle Pmi italiane, che nel tempo ha saputo coinvolgere anche altri istituti finanziari – commenta Gabriele Blei, Amministratore delegato di Azimut Holding. – Un obiettivo raggiunto con il supporto dei nostri fondi di private debt che per primi sul mercato italiano abbiamo proposto alla clientela retail, innescando quel circolo virtuoso capace di mettere il risparmio privato al servizio delle imprese. Gli stessi fondi che sono il motore del nostro progetto di Neolending grazie al quale da fine 2019 ad oggi abbiamo fornito complessivamente 1,4 miliardi di euro di finanziamenti in Italia, superando con largo anticipo l’obiettivo di 1,2 miliardi che ci eravamo posti di raggiungere entro il 2025”.
Ha partecipato alla nuova operazione anche Cardo AI, società specializzata nel supportare gli investimenti di operatori istituzionali attraverso algoritmi di intelligenza artificiale. All’interno di tale progetto ha ricoperto il ruolo di partner tecnologico per la fornitura degli strumenti di reportistica per gli investitori della cartolarizzazione.
Hogan Lovells Studio Legale, invece, ha agito in qualità di transaction legal counsel, con un team guidato dal Partner Corrado Fiscale. Centrotrent Servicing S.p.A. ha assunto il ruolo di Master Servicer, Corporate Servicer, Computation Agent e RON. Invece, BNP Paribas ha assunto i ruoli di Account Bank, Paying Agent e Cash Manager.
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