Sfiora quota 60 milioni l’erogato di BorsadelCredito.it ad aprile 2019. Il valore è distribuito su 674 prestiti (+14 nel mese) e si confronta con i 32,557 milioni di euro di aprile 2018, erogati a 449 PMI italiane. Il volume erogato, che include anche i prestiti da parte degli istituzionali, mostra quasi un raddoppio anno su anno.
Se scorporiamo dal totale i prestiti a cui hanno partecipato gli investitori istituzionali, l’erogato dipeso dal retail ha un volume di 46,4 milioni per 586 prestiti.
Il rallentamento del ritmo di crescita osservato ad aprile dipende in larga parte dalle numerose festività nella seconda parte del mese, che hanno frammentato le attività delle aziende stesse con lunghe pause.Tuttavia i numeri confermano la solidità del comparto e il costante incremento di fiducia nello strumento da parte di imprese e prestatori.
La mappa geografica e settoriale dei prestiti di BorsadelCredito.it
Ma vediamo come i 14 nuovi prestiti del mese di aprile hanno inciso sulla mappa dei debitori di BorsadelCredito.it. In termini geografici, resta saldamente in testa alla classifica la Lombardia, per numero di richieste evase, che si attesta a quota 205 (+4). Seconda maggior richiedente la Campania che sale a 124 (+2), seguita da Lazio (fermo a 73) e Piemonte, in crescita (a 63 da 58); la Puglia guadagna un prestito a quota 48, come il Veneto che sale a 45 erogazioni, e l’Emilia Romagna a 31. A seguire la Toscana e la Sardegna, a quota 20 e 18: il dato è invariato per entrambe.
Il settore più attivo si conferma quello dei servizi, con il 26,6% del mercato complessivo, rincorso dal commercio al dettaglio (con una fetta del 18% dell’erogato a cui si aggiunge il 16,3% del commercio all’ingrosso); industria e produzione si attestano a quota 16,2%, i trasporti e la distribuzione segnano un sensibile aumento al 15% e l’edilizia si ferma al 7%.
Il rendimento
Com’è andato il mese dal punto di vista del rendimento? Al netto dell’intervento del Fondo di Protezione, il rendimento di BorsadelCredito.it si è attestato al 4,80%. Inoltre, l’incidenza del nostro principale strumento di mitigazione del rischio è di oltre mezzo punto percentuale (per ulteriori dettagli è possibile consultare la nostra tabella di sintesi qui): il rendimento al lordo di questa copertura si è infatti attestato al 5,52%.
Confronto con fondi corporate, BTP e conti deposito
Passiamo dunque al consueto confronto con le diverse asset class paragonabili per le caratteristiche di rischio/rendimento: il nostro strumento si dimostra ancora una volta in cima alla classifica e distacca il secondo in lizza di gran lunga. Prestare tramite BorsadelCredito.it, con questi numeri, permette un guadagno al netto del Fondo di Protezione e della tassazione al 26% di 355 euro su un capitale investito di 10mila euro.
I fondi bond corporate a 4 e 5 stelle Morningstar – quindi i migliori della categoria – proseguono il recupero dopo un 2018 horribilis. E per il secondo mese confermano un rendimento annuale positivo: che ammonta a circa 138 euro al netto delle tasse su un investimento di 10mila euro. A tre anni il rendimento annualizzato è leggermente inferiore, circa 132 euro. Tutti i numeri relativi ai fondi non tengono tuttavia conto delle commissioni di ingresso né di quelle di gestione dei fondi, e quindi sovrastimano la reale entità del guadagno. A dicembre 2018 i BTP quinquennali, altra asset class con cui confrontiamo i nostri finanziamenti, hanno staccato in asta una cedola dell’1,75%: il rendimento è di poco più di 153 euro su un investimento di 10mila euro, al netto dell’imposta agevolata al 12,5%, in un mercato che continua a essere penalizzato dall’incertezza e che paga il prezzo di un rischio Paese in costante ascesa. Maglia nera si confermano i conti deposito vincolati, che hanno offerto un rendimento medio dello 0,66%, corrispondente a un reddito di poco inferiore ai 49 euro al netto del 26% di ritenute, sul medesimo ticket di ingresso di 10mila euro.
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