12 luglio, 2019

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Scritto da: Redazione Opyn

Giugno: altri due milioni prestati all’economia reale. L’erogato complessivo di BorsadelCredito.it sfiora i 64 milioni

Nuovi prestiti erogati per un valore complessivo che sfiora i 2 milioni nel mese di giugno 2019 per BorsadelCredito.it, che da inception segna un nuovo record a 63,990 milioni.

Il valore è distribuito su 712 prestiti (+16 nel mese) e si confronta con i 37,7 milioni distribuiti su 482 prestiti di giugno 2018.

Il volume erogato, che include anche i prestiti da parte degli istituzionali, mostra dunque un incremento del 70% anni su anno: un tasso di crescita sostenuto ma che rallenta rispetto ai primi due anni e segnala il consolidamento del mercato italiano del lending.

Se scorporiamo dal totale i prestiti a cui hanno partecipato gli investitori istituzionali, l’erogato dipeso dal retail ha raggiunto un volume di 48,490 milioni distribuiti su 597 prestiti.

La mappa geografica e settoriale dei prestiti di BorsadelCredito.it

Analizziamo dunque come i 16 nuovi prestiti del mese di giugno hanno inciso sulla mappa dei debitori di BorsadelCredito.it. In termini geografici, resta saldamente in testa alla classifica la Lombardia, per numero di richieste evase che si attesta a quota 214 (+5). Seconda maggior richiedente la Campania che sale a 134 (+2), seguita da Lazio (+2, a quota 76) e Piemonte, in crescita (a 73 da 68); la Puglia resta ferma a quota 48, mentre il Veneto sale a 48 erogazioni (+1), e l’Emilia Romagna rimane stabile a 32. A seguire la Toscana e la Sardegna, a quota 20 e 19: il dato è invariato per la prima regione e in crescita di un prestito per la seconda. 

Il settore più attivo si conferma quello dei servizi, con il 25,8% del mercato complessivo, rincorso dal commercio al dettaglio (con una fetta del 17,7% dell’erogato a cui si aggiunge il 15,9% del commercio all’ingrosso); industria e produzione si attestano a quota 15,7%, i trasporti e la distribuzione sono stabili al 16,9% e l’edilizia si ferma al 7%.

Il rendimento

Com’è andato il mese dal punto di vista del rendimento? Al netto dell’intervento del Fondo di Protezione, il rendimento di BorsadelCredito.it si è attestato al 4,81%. Inoltre, l’incidenza del nostro principale strumento di mitigazione del rischio è appena oltre il mezzo punto percentuale (per ulteriori dettagli è possibile consultare la nostra tabella di sintesi qui): il rendimento al lordo di questa copertura si è infatti attestato al 5,53%.

Confronto con fondi corporate, BTP e conti deposito

Passiamo dunque al consueto confronto con le diverse asset class paragonabili per le caratteristiche di rischio/rendimento: il nostro strumento si dimostra ancora una volta in cima alla classifica e distacca il secondo in lizza di gran lunga. Prestare tramite BorsadelCredito.it, con questi numeri, permette un guadagno al netto del Fondo di Protezione e della tassazione al 26% di quasi 356 euro su un capitale investito di 10mila euro.

fondi bond corporate a 4 e 5 stelle Morningstar – quindi i migliori della categoria – proseguono il recupero dopo un 2018 horribilis. E per il quarto mese confermano un rendimento annuale positivo in forte crescita: che ammonta a circa 266,4 euro al netto delle tasse su un investimento di 10mila euro. Tuttavia, il rendimento annualizzato a tre anni è inferiore, circa 138 euro, mentre a cinque anni si attesta a poco più di 153. Tutti i numeri relativi ai fondi non tengono tuttavia conto delle commissioni di ingresso né di quelle di gestione, e quindi sovrastimano la reale entità del guadagno. 

A giugno 2018 i BTP quinquennali, altra asset class con cui confrontiamo i nostri finanziamenti, hanno staccato in asta una cedola dell’1,75%: il rendimento è di poco più di 153 euro su un investimento di 10mila euro, al netto dell’imposta agevolata al 12,5%, in un mercato che continua a essere penalizzato dall’incertezza e che paga il prezzo di un rischio Paese in costante ascesa, di più dopo i risultati delle elezioni europee e le recenti spaccature interne al governo. Maglia nera si confermano i conti deposito vincolati, che hanno offerto un rendimento medio dello 0,58%, in calo rispetto a maggio e corrispondente a un reddito di poco inferiore ai 43 euro al netto del 26% di ritenute, sul medesimo ticket di ingresso di 10mila euro.

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