Sfondata la soglia dei 58 milioni di euro a marzo 2019 per BorsadelCredito.it distribuiti su 660 prestiti. L’erogato è aumentato di circa due milioni mese su mese e quasi raddoppiato rispetto ai 30 milioni del marzo 2018, distribuiti su 435 prestiti.
I prestiti concessi nell’ultimo mese sono stati 18: il taglio medio è ammontato a 119mila euro sopra la media di lungo termine di 85mila euro.
Se scorporiamo dal totale i prestiti a cui hanno partecipato gli investitori istituzionali, l’erogato dipeso dal retail ha un volume di 45,699 milioni per 582 prestiti.
Numeri che confermano una crescita importante in termini di volumi e di fiducia nello strumento da parte di imprese e prestatori.
La mappa geografica e settoriale dei prestiti di BorsadelCredito.it
Ma vediamo come i 18 nuovi prestiti del mese di marzo hanno inciso sulla mappa dei debitori di BorsadelCredito.it. In termini geografici, resta saldamente in testa alla classifica la Lombardia, per numero di richieste evase, che supera quota 200 (201, +6). Seconda maggior richiedente la Campania che sale a 122 (+4), seguita da Lazio (fermo a 73) e Piemonte, in crescita (58 da 53); la Puglia è anch’essa stazionaria a 47, mentre il Veneto è a quota 44 erogazioni (+1), e l’Emilia Romagna a 30 (+1). A seguire la Toscana e la Sardegna, a quota 20 e 18: il dato è invariato per entrambe.
Il settore più attivo si conferma quello dei servizi, con il 27% del mercato complessivo, rincorso dal commercio al dettaglio (con una fetta del 18,2% dell’erogato a cui si aggiunge il 16,5% del commercio all’ingrosso); industria e produzione si attestano a quota 16,4%, i trasporti e la distribuzione segnano un 13,8% e l’edilizia 7,1%.
Il rendimento
Com’è andato il mese dal punto di vista del rendimento? Al netto dell’intervento del Fondo di Protezione, il rendimento di BorsadelCredito.it si è attestato al 4,84%. Inoltre, l’incidenza del nostro principale strumento di mitigazione del rischio è di circa mezzo punto percentuale (per ulteriori dettagli è possibile consultare la nostra tabella di sintesi qui): il rendimento al lordo di questa copertura si è infatti attestato al 5,56%.
Confronto con fondi corporate, BTP e conti deposito
Passiamo dunque al consueto confronto con le diverse asset class paragonabili per le caratteristiche di rischio/rendimento: il nostro strumento si dimostra ancora una volta in cima alla classifica e distacca il secondo in lizza di gran lunga. Prestare tramite BorsadelCredito.it, con questi numeri, permette un guadagno al netto del Fondo di Protezione e della tassazione al 26% di 358 euro su un capitale investito di 10mila euro.
I fondi bond corporate a 4 e 5 stelle Morningstar – quindi i migliori della categoria – dopo un 2018 che sarà ricordato come un annus horribilis hanno iniziato una lenta risalita. E dopo una lunga serie negativa segnano un rendimento positivo a un anno: 87,32 euro al netto delle tasse su un investimento di 10mila euro. A tre anni il rendimento annualizzato è invece superiore, circa 130 euro. Tutti i numeri relativi ai fondi non tengono tuttavia conto delle commissioni di ingresso né di quelle di gestione dei fondi, e quindi sovrastimano la reale entità del guadagno. A dicembre 2018 i BTP quinquennali, altra asset class con cui confrontiamo i nostri finanziamenti, hanno staccato in asta una cedola dell’1,75%: il rendimento è di poco più di 153 euro su un investimento di 10mila euro, al netto dell’imposta agevolata al 12,5%, in un mercato peraltro che mostra una volatilità estrema ed è tutt’altro che risk-free. Maglia nera si confermano i conti deposito vincolati, che hanno offerto un rendimento medio dello 0,64%, corrispondente a un reddito di poco più di 47 euro al netto del 26% di ritenute, sul medesimo ticket di ingresso di 10mila euro.
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