L’autunno di BorsadelCredito.it inizia con un nuovo record di erogato, a quota 68,339 milioni di euro, dai 65,704 registrati a fine luglio, con un aumento di 2,635 milioni.
Il valore è distribuito su 762 prestiti (+33 da luglio) e si confronta con i 44,284 milioni su 527 prestiti del settembre 2018.
Il volume erogato, che include anche i prestiti da parte degli istituzionali, mostra dunque un incremento di oltre il 54% anno su anno: un tasso di crescita sostenuto ma che rallenta rispetto ai primi due anni e segnala il consolidamento del mercato italiano del lending e l’ingresso in una fase di maturità.
Se scorporiamo dal totale i prestiti a cui hanno partecipato gli investitori istituzionali, l’erogato dipeso dal retail ha raggiunto un volume di 50,336 milioni distribuiti su 621 prestiti.
La mappa geografica e settoriale dei prestiti di BorsadelCredito.it
Analizziamo dunque come i 33 nuovi prestiti rispetto al mese di luglio hanno inciso sulla mappa dei debitori di BorsadelCredito.it. In termini geografici, resta saldamente in testa alla classifica la Lombardia, che si conferma il mercato regionale più dinamico con ben 13 nuove richieste di credito evase, per una quota complessiva di 233 prestiti (dai 220 di fine luglio). Seconda maggior richiedente la Campania che sale a 138 (+3), seguita da Lazio (+2, a quota 79) e Piemonte, in crescita a 86 da 77 prestiti; la Puglia resta stabile a quota 51 e viene raggiunta dal Veneto che registra due nuove erogazioni; anche l’Emilia Romagna guadagna due prestiti, portandosi a quota 34. A seguire la Toscana e la Sardegna, a quota 20 e 21: il dato è invariato per la prima e segna +2 prestiti per la seconda.
Il settore più attivo si conferma quello dei servizi, con il 25,6% del mercato complessivo, rincorso dal commercio al dettaglio (con una fetta del 16,7% dell’erogato a cui si aggiunge il 15,4% del commercio all’ingrosso); industria e produzione si attestano a quota 15,1%, i trasporti e la distribuzione toccano quota 19,2% e l’edilizia si attesta al 7,2%.
Il rendimentohttps://www.borsadelcredito.it/home/statistiche.aspx
Com’è andato il mese dal punto di vista del rendimento? Al netto dell’intervento del Fondo di Protezione, il rendimento di BorsadelCredito.it si è attestato al 4,75%. Inoltre, l’incidenza del nostro principale strumento di mitigazione del rischio è appena oltre il mezzo punto percentuale (per ulteriori dettagli è possibile consultare la nostra tabella di sintesi qui): il rendimento al lordo di questa copertura si è infatti attestato al 5,54%.
Confronto con fondi corporate, BTP e conti deposito
Passiamo dunque al consueto confronto con le diverse asset class paragonabili per le caratteristiche di rischio/rendimento: il nostro strumento si dimostra ancora una volta in cima alla classifica e distacca il secondo in lizza di gran lunga. Prestare tramite BorsadelCredito.it, con questi numeri, permette un guadagno al netto del Fondo di Protezione e della tassazione al 26% di oltre 351 euro su un capitale investito di 10mila euro.
I fondi bond corporate a 4 e 5 stelle Morningstar – quindi i migliori della categoria – proseguono il recupero dopo un 2018 horribilis. E per il sesto mese confermano un rendimento annuale positivo in forte crescita. Tuttavia, il rendimento annualizzato a tre anni registra un lieve calo a settembre rispetto a luglio e si attesta all’1,64% (121,36 euro al netto delle tasse), mentre espandendo l’orizzonte temporale sui cinque anni, il reddito di colloca al 2,04% (150,96 euro al netto delle tasse).
Tutti i numeri relativi ai fondi non tengono tuttavia conto delle commissioni di ingresso né di quelle di gestione, e quindi sovrastimano la reale entità del guadagno.
A settembre 2019 i BTP quinquennali, altra asset class con cui confrontiamo i nostri finanziamenti, hanno staccato in asta una cedola dello 0,35%, complice la svolta ribassista della Bce: il rendimento è di 31 euro su un investimento di 10mila euro, al netto dell’imposta agevolata al 12,5%, in un mercato che continua a essere penalizzato dall’incertezza. Tanto che nel mese che inaugura la stagione autunnale, i conti deposito vincolati, abitualmente fanalino di coda della nostra classifica, hanno fatto meglio dei titoli di Stato, grazie a un rendimento medio dello 0,63%, corrispondente a un reddito di poco superiore ai 46,6 euro al netto del 26% di ritenute, sul medesimo ticket di ingresso di 10mila euro.
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