27 settembre, 2017

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Scritto da: Redazione Opyn

Tre, due, uno: nuovo sito, nuova vita per BorsadelCredito.it!

BorsadelCredito.it ha da poco festeggiato il suo secondo anno di P2P Lending e superato la soglia dei 15 milioni di erogato alle PMI italiane. Stiamo crescendo ed è il momento giusto per cambiare abito e presentarci nel mondo dei grandi con l’aspetto che si conviene. Questo abito è innanzitutto un sito web nuovo di zecca: è online da oggi e lo abbiamo costruito per offrire ai nostri affezionati utenti – imprese richiedenti credito, prestatori che le finanziano, professionisti o semplici curiosi che si affacciano per la prima volta al nostro uscio – un’esperienza di navigazione ancora più friendly.

Abbiamo fatto alcuni cambiamenti significativi, a partire da un’interfaccia più moderna e semplice da usare: sia richiedenti che prestatori possono fare dei preventivi con degli strumenti a scorrimento, per conoscere in un attimo i vantaggi della piattaforma. Dopo aver ascoltato i pareri di centinaia di utenti, abbiamo reso i processi di registrazione più semplici e veloci, sia da desktop che da smartphone: in soli 5 minuti è possibile fare una richiesta di credito completa. Ci pensate a quanto tempo si risparmia rispetto ad andare in banca? Inoltre abbiamo portato più in alto nella home page il nostro blog che, soprattutto nell’ultimo anno, abbiamo usato per annunciare i nostri traguardi ma anche per fare awareness e raccontare questo oscuro mondo del P2P lending, speriamo un po’ meno oscuro oggi anche grazie a noi; oltre ad aver riservato uno spazio maggiore alle voci degli imprenditori che hanno trovato credito con noi.

In questi due anni sono successe molte cose. Sono entrati nel mercato italiano altri operatori che fanno finanziamenti online alle imprese: una buona notizia perché un mercato con più operatori è un mercato sano e più solido; è stato emanato un regolamento da parte di Bankitalia che ci riconosce come soggetti che esercitano forme di raccolta diverse dalla pubblica sollecitazione dei risparmio; si è alimentato un dibattito sull’opportunità di inserire anche in Italia – come già avviene in Regno Unito – il lending online nei panieri dei PIR, i piani individuali di risparmio costruiti con lo scopo di contribuire alla crescita dell’economia reale italiana.

Siamo cresciuti noi ed è cresciuta la nostra platea: sia quella dei richiedenti, che sono sempre per lo più micro e piccole imprese, così come sono cresciute le loro esigenze di credito (negli ultimi mesi le operazioni medie superano i 100 mila euro ciascuna). Ed è cresciuta la base dei prestatori, a oggi oltre 3.000, che non hanno timore a investire tagli minimi di 10mila euro e che puntano in maniera più convinta in questa che si sta affermando come una nuova asset class. Un’asset class alternativa e che non deve mai rappresentare una parte preponderante del portafoglio ma deve essere usata solo a fini di diversificazione. Con molta soddisfazione dell’investitore che in due anni ha potuto beneficiare di un rendimento lordo costantemente sopra il 5% e di promozioni che hanno spesso eliminato il caveat della tassazione svantaggiosa, di norma tra il 23% e il 43%, ad aliquota marginale sul reddito. Grazie alle nostre iniziative che prevedono di detrarre l’anticipo di imposta del 26%, le tasse realmente pagate dai nostri investitori sui redditi prodotti dal nostro strumento sono state nella peggiore delle ipotesi al 17% e nella migliore sono diventate credito d’imposta.

Tanto ancora resta da fare: il mercato italiano del social lending dedicato alle imprese vale solo 100 milioni in tutto, una briciola rispetto ai 50 miliardi di euro di finanziamenti di cui avrebbero bisogno le nostre micro imprese secondo Kpmg, finanziamenti che non trovano presso le banche. C’è una strada ancora lunga da percorrere per chi fa il nostro mestiere: intese con le banche perché siano loro a segnalarci le imprese che non hanno potuto finanziare, fondi di direct lending per stimolare gli investitori istituzionali a partecipare al movimento, e un lavoro capillare per farci conoscere da chi può avere bisogno di noi.

Noi siamo impegnati su tutti questi fronti.

E ne sarete informati di volta in volta proprio attraverso il nuovo sito. Buona navigazione a voi!

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