Il mese di novembre segna per BorsadelCredito.it un nuovo record: sono stati erogati circa 2 milioni di euro all’economia reale italiana attraverso la nostra piattaforma e la quota complessiva dall’avvio dell’attività ha sfondato i 20 milioni di euro, collocandosi a 20,419 milioni dai 18,441 di ottobre. A novembre 2016 i prestiti erogati erano stati di 6 milioni: anno su anno il volume è più che triplicato. I prestiti concessi nel mese scorso sono stati 15, il che indica un taglio medio in crescita e pari, per il mese oggetto di analisi, a 131 mila euro (dai 126mila di ottobre). In totale, il numero delle aziende supportate dalla piattaforma dall’avvio delle attività è di 382.
Resta costantemente sopra il 5% il rendimento lordo per i prestatori: precisamente al 5,46%. Un valore in linea con quello medio offerto delle principali piattaforme britanniche che ha segnato +5,4% a un anno (dati a fine ottobre) in base al Liberum AltFi Returns Index.
Al netto dell’effetto Fondo di protezione il rendimento di BorsadelCredito.it è stato invece del 4,98%, il che indica un’incidenza dello strumento di mitigazione del rischio di poco superiore al mezzo punto percentuale, a fronte di una copertura totale delle quote capitale in caso di impagato (per ulteriori dettagli, è possibile consultare la nostra tabella di sintesi qui).
Passiamo dunque alla consueta analisi comparativa dei rendimenti delle diverse asset class con caratteristiche di rischio/rendimento simili a quelle del P2P lending. Il prodotto di BorsadelCredito.it ha garantito un guadagno netto tra i 284 e i 383 euro circa – a seconda dell’aliquota di tassazione applicata, che varia da un minimo del 23% per i redditi sotto i 15mila euro a un massimo del 43% per chi ha un Irpef sopra i 75mila euro – su un capitale investito di 10mila euro. Superando, anche nell’ipotesi meno favorevole all’investitore, il rendimento offerto dai bond corporate: i fondi 4 e 5 stelle Morningstar – quindi i migliori della categoria – hanno segnato un rendimento a un anno, al netto delle spese correnti (KIID ongoing charge) del 3,35% che corrispondono a un guadagno netto per l’investitore di 247,9 euro. Se consideriamo il rendimento annualizzato a tre anni, il guadagno al netto delle spese correnti e delle tasse, si riduce a 196,8 euro, per chi abbia tenuto 10mila euro fermi nello strumento negli ultimi 36 mesi.
A ottobre non risultano emissioni di Btp quinquennali, altra asset class con cui confrontiamo i finanziamenti di BorsadelCredito.it: prendendo a riferimento l’emissione di ottobre, il titolo di Stato ha staccato una cedola dello 0,90%, ovvero 90 euro di rendimento lordo su un investimento di 10mila euro e quasi di 79 euro al netto della tassazione agevolata al 12,5%. Maglia nera si confermano i conti deposito vincolati, che hanno offerto un rendimento medio dello 0,55%, corrispondente a un reddito di meno di 41 euro al netto del 26% di ritenute, sul medesimo ticket di ingresso di 10mila euro.
In termini geografici, guida la classifica dell’erogato ancora la Lombardia, con 102 prestiti. Seconda maggior richiedente la Campania con 65 prestiti, seguita da Lazio (fermo a 47) e Puglia (a 39); continuando troviamo il Veneto che cresce a 25 prestiti e il Piemonte a 20. La Toscana è stazionaria a quota 15, mentre l’Emilia Romagna tocca quota 22 prestiti, e la Sardegna è ferma a 14. Tra le regioni più attive, chiudono la classifica Abruzzo con 8 prestiti e Trentino Alto Adige con 6. Il settore più attivo si conferma quello dei servizi, con il 25,7% del mercato complessivo, seguito dal commercio al dettaglio (con una fetta del 22,3% dell’erogato a cui si aggiunge il 16% del commercio all’ingrosso); industria e produzione si attestano a quota 19,6% e l’Edilizia si ferma al 9,2%.
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