Che si tratti di un investimento per la crescita aziendale o per coprire un bisogno di liquidità, giustificare la propria richiesta di credito di fronte a un potenziale finanziatore è fondamentale per ottenere un finanziamento. Scopriamo quali sono i vantaggi di una comunicazione chiara ed efficace
Accedere al credito non sempre è un’impresa facile per chi gestisce un’azienda, soprattutto se di piccole dimensioni. Per farlo, è fondamentale conoscere i criteri con cui vengono valutate le richieste (ne abbiamo parlato qui) ma anche saper utilizzare una comunicazione efficace, completa e pertinente. Essa è infatti il grimaldello con cui le imprese possono fare breccia nelle casseforti dei finanziatori, che siano banche o operatori alternativi. Se supportata da una corretta pianificazione finanziaria e dalla cura del profilo dell’azienda e dei suoi imprenditori, una comunicazione chiara dei bisogni che intendiamo soddisfare impiegando il credito può fare davvero la differenza. In questo post scopriremo perché è importante giustificare al meglio la propria richiesta di credito.
Giustificare la richiesta di credito per partire bene
Quando si effettua una richiesta, prima di una valutazione economico finanziaria, la prima cosa che si chiede il possibile finanziatore è essenzialmente: “A cosa servono questi soldi?”. Pertanto questa è la prima domanda a cui dobbiamo rispondere. E dobbiamo argomentare la nostra risposta in maniera circostanziata, basandoci anche su numeri di bilancio correnti e previsionali, in modo da convincere da subito il nostro referente della validità della richiesta effettuata.
Investimenti o liquidità?
Facciamo degli esempi pratici e vediamo, in base alle due principali categorie di richiesta, come è possibile comunicare al meglio la nostra esigenza di credito. Tenendo presente che ogni motivazione ricade, di norma in due macro categorie. Ovvero:
Investimenti: i finanziamenti sono spesso richiesti per la finalità di effettuare interventi per la crescita aziendale. La crescita può essere perseguita, per esempio, attraverso l’acquisto di nuovi impianti, macchinari, automezzi ed attrezzature; acquisto e/o ristrutturazione di immobili, adeguamento dei locali a leggi sulla sicurezza; spese per programmi di ricerca e sviluppo; investimenti in pubblicità e acquisto brevetti: l’importante è quantificare da subito la spesa da effettuare. La richiesta va supportata sempre da numeri e documenti. Ovvero preventivi di acquisto, stime sull’aumento della produttività che deriverà dall’investimento, aumento della redditività potenziale e così via. Per una banca, un’azienda con prospettive di crescita è un’importante garanzia anche per consolidare futuri rapporti commerciali.
Liquidità: se un’azienda che chiede finanziamenti per lo sviluppo è vista con un occhio più benevolo, il tema della liquidità può essere più spinoso. Dunque, se la richiesta di finanziamento serve a coprire bisogni di cassa, lo sforzo di analisi che dovrà fare l’azienda sarà ancora maggiore. Si parla quindi di “liquidità finalizzata” a bisogni contingenti, per esempio pagamento tasse, TFR, acquisto scorte, o per sostenere al meglio lo squilibrio di cassa.
Giustificare la richiesta con la dovuta documentazione o con un’analisi dei flussi di cassa favorisce sicuramente la comprensione del bisogno da parte di chi dovrà erogare la liquidità. Presentare al meglio la richiesta può fare la differenza nella valutazione da parte della banca o di chi, come noi di Opyn, verifica giornalmente la fattibilità di decine di richieste di credito.
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