3 dicembre, 2021

6 min di lettura

Scritto da: Redazione Opyn

Perché il Business Plan è indispensabile per ogni startup (e come costruirlo)


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Il Business Plan è quel documento che trasforma la propria idea in un modello finanziario. È fondamentale per tutte le startup, ma anche per le aziende più consolidate, perché è necessario per reperire finanziamenti da soggetti terzi. Scopriamo insieme cosa deve contenere e come strutturarlo in modo efficace

Un documento corposo, dalle dieci alle venti pagine, che trasformi in un modello finanziario l’idea di business e di azienda che si vuole supportare. Si chiama Business Plan, ed è qualcosa che ogni impresa, anche consolidata, deve mettere in programma. A maggior ragione una startup nelle fasi di avvio e nelle fasi successive della crescita. Momenti cioè in cui è necessario reperire finanziamenti da terzi, che per erogarli vogliono conoscere tutto (o almeno il più possibile) del soggetto richiedente.

Che cos’è un Business Plan e quali sono gli obiettivi

Il Business Plan è innanzitutto un piano d’impresa, ovvero un documento che descrive dettagliatamente gli aspetti di una nuova attività imprenditoriale (o di un nuovo progetto di un’azienda già avviata), al fine di dimostrarne la fattibilità dal punto di vista tecnico ed economico.

Per una startup è anche, in assenza di uno storico finanziario, l’unico parametro per essere valutata. Se il contenuto del Business Plan sarà convincente e credibile, il progetto avrà molta più probabilità di essere finanziato.

Gli obiettivi principali di un Business Plan sono dunque due:

  • Fornire un biglietto da visita convincente: per farsi conoscere e dare una buona impressione al soggetto finanziatore;
  • Creare uno strumento di pianificazione: per analizzare al meglio ogni aspetto del progetto imprenditoriale, evidenziando i punti di forza e verificare come ovviare ai punti di debolezza.

Cosa deve contenere il Business Plan

Il piano di business deve essere dettagliato, preciso (andare dritto al punto), contenere tutte le informazioni importanti ma escludere quelle ripetitive. Può includere dati di ricerche di mercato, curricula del personale chiave e dei manager, documentazione o specifiche tecniche del prodotto, strategie di marketing, di prezzo e di vendita, strategie operative e professionalità da includere nel team, punti di forza e debolezza e rischi. L’analisi attenta degli obiettivi da raggiungere, delle risorse e dei mezzi a disposizione, consente di mettere a punto le giuste strategie e di apportare eventualmente le azioni correttive.

Ma il punto centrale di questo documento è il conto economico: ovvero le previsioni finanziarie (anche queste molto precise e puntuali) e le ipotesi sui costi e sulle vendite (quindi sul fatturato potenziale), che devono essere realistiche e interessanti per il lettore finale. Il lettore finale è, in linea generale, un finanziatore, che in base a quel documento decide se puntare le sue fiches proprio su quell’azienda. Dunque, come agire?

Come strutturare un Business Plan

E allora, come redigere un Business Plan? Preparare un Business Plan richiede tempo e dedizione, ma aiuta anche lo stesso imprenditore a prendere coscienza e ad affrontare opportunamente ogni aspetto dell’impresa.

Il Business Plan si compone di due macro-aree:

  • Una parte qualitativa, in cui descrivere le motivazioni che portano ad aprire l’attività; fare un’analisi di mercato; descrivere i profili dei soci e partecipanti all’attività; illustrare il piano di promozione e marketing. Questa sezione è fondamentale per comprendere come creare il management team (se affrontare l’avventura imprenditoriale in solitaria o in compagnia di altri soci), e renderà evidente a quale genere di consulenza appoggiarsi: se a consulenti legali, amministrativi, fiscali o commerciali, società di comunicazione e marketing.

  • Una parte quantitativa in cui compilare un piano previsionale di costi e ricavi; specificare le fonti di copertura finanziaria; descrivere nello specifico i processi che portano alla realizzazione del prodotto/servizio finale. Da questa sezione emerge il fabbisogno di capitale necessario per l’avvio della società. A questo punto sarà chiaro se è sufficiente il capitale sociale per partire o se è necessario rivolgersi a fonte diverse, che variano dai family&friends al venture capital. Per presentarsi a finanziatori professionali (ma anche amichevoli) il Business Plan può essere un biglietto da visita decisivo. 

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