22 aprile, 2022

8 min di lettura

Scritto da: Alice Casagrande

Digitalizzazione Pmi: cos'è e come attuarla


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Qualche tempo fa, sul nostro blog, abbiamo parlato di digitalizzazione, del suo significato e dei vantaggi (e degli svantaggi) che comporta per un’azienda. In questo articolo vogliamo andare più a fondo, esplorando le modalità con cui si realizza effettivamente il processo di digitalizzazione, passando, per così dire, dalla teoria alla pratica. In particolare, intendiamo metterci nei panni delle Pmi per fornire una guida step by step per la loro trasformazione digitale.

Perché una Pmi dovrebbe investire nel digitale?

Quello della digital transformation è un fenomeno inesorabile, a cui le aziende devono adattarsi al più presto e nel modo migliore, per restare competitive in un mercato globalizzato, iperconnesso e sfidante. Come affrontato in precedenza, però, questo adattamento è un percorso tutt’altro che banale che va oltre la semplice adozione di nuove tecnologie e che riguarda piuttosto l’adozione di un nuovo approccio al business. Si tratta di un cambiamento importante per tutte le attività economiche ma che per le Pmi assume tratti particolarmente sfidanti. Nello scorso articolo abbiamo approfondito i numerosi vantaggi che la digitalizzazione porta con sé e che si possono riassumere in:

  • una maggiore efficienza dei processi, che vengono ottimizzati e spesso automatizzati; 

  • una migliore redditività, grazie al risparmio di tempo e risorse;

  • una maggiore soddisfazione di collaboratori e clienti.

Inoltre, bisogna considerare che un’azienda che non si digitalizza oggi rischia di non farlo anche domani, restando irrimediabilmente indietro rispetto alla concorrenza.

Come avviene la digitalizzazione delle Pmi?

Ma nella pratica cosa deve fare una Pmi per digitalizzarsi? Percorriamo i vari step indispensabili che ogni imprenditore dovrebbe seguire per digitalizzare la propria impresa.

  • Avere un progetto chiaro: procedere a tentoni, cercando di integrare qualche tecnologia qua e là, rischia di far spendere risorse senza ottenere i risultati attesi. Per questo, è indispensabile procedere con consapevolezza, comprendendo come ogni nuova tecnologia adottata può migliorare e trasformare i processi esistenti e integrarsi con le altre già in uso.

  • Connettere tutti i team: una volta che il management ha compreso il ruolo strategico del digitale per la propria attività, deve assicurarsi di trasmetterlo nella cultura aziendale e di abbattere le barriere che separano le diverse aree aziendali, facilitando la collaborazione fra i team. Un’azienda digitale è sempre interconnessa

  • Ricercare l’expertise: che si tratti di ruoli IT come il Data scientist o il Software developer o di figure più trasversali come l’Innovation manager o il Digital strategic planner, è fondamentale arricchire il proprio organico di nuove competenze, che possano facilitare il processo di transizione. Inoltre, per aiutare l’azienda a crescere e a rimanere competitiva, è indispensabile la formazione dei dipendenti attraverso corsi specifici per l’apprendimento di skills digitali.

  • Scegliere le tecnologie giuste: una Pmi davvero digital non può astenersi dall’uso di tecnologie basate sul Cloud per la propria gestione documentale, l’archiviazione dei documenti e la fatturazione elettronica. Per la gestione dei flussi aziendali risultano indispensabili i software gestionali, come i CRM, ossia Client Relationship Management. Lato Marketing e Sales, ogni brand dovrebbe posizionarsi online sviluppando un sito web user friendly (magari aprendo un e-commerce) e grazie all’uso dei Social Media e di campagne di Digital Advertising.

  • Nel dubbio, affidarsi agli esperti: quella verso il digital è una vera e propria trasformazione e se si è disorientati è bene affidarsi a figure specializzate, capaci di misurare il grado di digitalizzazione di una Pmi e valutare quali tecnologie sia bene implementare, come e in che tempi.

Agevolazioni e finanziamenti per la digitalizzazione delle Pmi

Con l’obiettivo di rendere l’economia italiana sempre più digital, sono disponibili diverse agevolazioni e finanziamenti per spingere le Pmi verso l'innovazione e il cambiamento. Eccone alcune:

  • Transizione 4.0: si tratta del piano nazionale finalizzato a supportare gli investimenti in beni materiali, ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e formazione 4.0, attraverso crediti di imposta per facilitare la trasformazione digitale delle imprese sul territorio.

  • Bando "Digital Transformation": si rivolge alle Pmi che intendono implementare le tecnologie abilitanti incluse nel Piano Nazionale Impresa 4.0 e altre soluzioni digitali di filiera. Consiste in contributi e finanziamenti agevolati sulla base di una percentuale delle spese ammissibili pari al 50%. Maggiori specifiche sul sito di INVITALIA.

  • "Nuova Sabatini": rifinanziata secondo la legge di bilancio 2022 con ulteriori 900 milioni di euro, è la misura che sostiene gli investimenti per l’acquisto o il leasing di attrezzature, impianti, beni materiali e immateriali ad uso produttivo. Sono interessate tutte le Pmi iscritte nel Registro delle imprese di qualsiasi settore, a parte attività finanziarie, assicurative o connesse all’esportazione. Maggiori informazioni sul sito del Ministero dello sviluppo economico.

  • Voucher connettività: è l’aiuto rivolto a tutte le Pmi italiane che vogliono implementare la propria connettività abbonandosi a internet a banda ultralarga da 30 Mbit/s ad 1 Gbit/s. L’aiuto statale consiste in un contributo da un minimo di 300 euro ad un massimo di 2.500 euro

  • Finanziamenti Simest per transizione digitale ed ecologica per Pmi con vocazione internazionale: si tratta di finanziamenti a tasso agevolato e a fondo perduto finalizzati a sostenere la competitività internazionale delle Pmi italiane. L’ importo massimo finanziabile è pari 300.000 euro mentre la quota massima a fondo perduto va fino al 40% per le Pmi del Sud e fino al 25% per le restanti realtà. Sul sito di Simest troverai maggiori informazioni.

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