15 ottobre, 2021

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Scritto da: Redazione Opyn

Pianificazione finanziaria: perché può aiutare le imprese a ottenere un finanziamento


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I finanziamenti alle imprese sono sempre più difficili da ottenere: il credit crunch che si trascina dalla crisi finanziaria del 2008 non si è mai allentato e anzi, ora le regole di Basilea impongono alle banche accantonamenti prudenziali via via più elevati in base al rischio connesso ai prestiti che concedono. Al netto delle misure pandemiche di garanzia – che nell’ultimo anno hanno cambiato un po’ le cose – ecco perché la pianificazione finanziaria è un buono strumento per aumentare la possibilità delle imprese di ottenere un finanziamento

“Pianificare è meglio che curare”, potremmo dire parafrasando il famoso proverbio, che dovrebbe essere considerato il mantra dei finanziamenti alle imprese. Nel caso delle aziende, la pianificazione finanziaria è infatti un’opera di prevenzione fondamentale per la corretta gestione della liquidità. Nell’epoca Covid che si appresta a conclusione abbiamo sperimentato quanto la carenza di cassa possa essere deleteria per ogni attività imprenditoriale. Poi i decreti di emergenza con la garanzia sui prestiti hanno reso le procedure più snelle, ma solo temporaneamente. Quando tornerà tutto a regime e anche le regole di Basilea sui requisiti patrimoniali che le banche devono rispettare si torneranno a fare stringenti, per molte imprese accedere ai prestiti sarà difficile. In particolare per le pmi, penalizzate in termini di rischiosità proprio dalla piccola dimensione.

Che cos’è la pianificazione finanziaria necessaria per ottenere finanziamenti alle imprese

Svolgere l’attività di pianificazione finanziaria in maniera puntuale e precisa permette di avere sotto controllo le entrate e le uscite della cassa, evitando il rischio che il denaro circolante non sia sufficiente a sostenere l’operatività quotidiana dell’attività. Ma permette anche di avere un cruscotto da mostrare alle banche perché abbiano un quadro preciso dello stato di salute dell’impresa richiedente.

Ma andiamo con ordine, partendo da una definizione. Cosa si intende con “pianificazione finanziaria”? Si tratta di un’attività continuativa svolta dall’imprenditore – o da chi si occupa della gestione finanziaria dell’azienda – il quale analizza puntualmente le spese e i ricavi dell’impresa al fine di prevederne, nella maniera più precisa possibile, le necessità di liquidità.

In pratica, analizzando i flussi di cassa (storici e previsti), l’imprenditore potrà pianificare al meglio – minimizzando i rischi non oggettivi – i pagamenti con fornitori e clienti, il momento migliore per fare degli investimenti o i periodi in cui le spese sono maggiori ed è meglio non esporsi troppo.

In che modo la pianificazione finanziaria agevola i finanziamenti alle imprese

Una buona pianificazione finanziaria è importante perché può agevolare l’accesso al credito. Richieste di credito finalizzato a un preciso obiettivo (investimenti per lo sviluppo dell’attività o supporti per squilibri di cassa, ad esempio) e ben argomentate dal puntuale svolgimento di una corretta pianificazione finanziaria, aiutano a strutturare al meglio domande di finanziamento e dunque ad aprire un canale di comunicazione efficace quando ci si approccia a un istituto erogante.

Finanziamenti alle imprese: facciamo qualche esempio

  • se un imprenditore richiede genericamente credito per “liquidità”, senza specificare le reali motivazioni per cui alla sua azienda serve quella liquidità, ovvero se i flussi di cassa che si evincono dai documenti contabili non dimostrano squilibri di cassa e quindi bisogno di denaro, difficilmente otterrà una linea di fido o un finanziamento;
  • se un imprenditore richiede liquidità con motivazioni specifiche, ma i flussi di cassa e i dati di bilancio dimostrano che il debito richiesto è troppo rischioso, ci sarà bisogno di modulare la richiesta di credito sulla base delle possibilità di cassa dell’impresa.

Un buon imprenditore deve saper analizzare correttamente i flussi di cassa e gestire in maniera oculata le proprie disponibilità, per guidare la crescita dell’azienda senza il pericolo di rimanere a corto di liquidità.

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