13 gennaio, 2023

10 min di lettura

Scritto da: Alice Casagrande

Imprenditoria femminile: trend e incentivi


featured-image

Le donne che fanno impresa rappresentano uno strato importante del tessuto imprenditoriale che, se supportato adeguatamente, può contribuire in misura sempre maggiore alla crescita economica del Paese. Scopriamo le caratteristiche delle imprese femminili italiane e gli incentivi a loro disposizione.

Imprenditoria femminile: cos’è?

Sebbene il mondo imprenditoriale sia ancora per lo più composto dal genere maschile, sempre più donne stanno investendo nella propria capacità di “fare impresa”. L’imprenditoria diventa così un’opportunità per le donne di emanciparsi e realizzarsi a livello professionale. Ma che caratteristiche deve avere un’impresa per definirsi femminile?

È femminile ogni micro, piccola o media impresa che si inquadra in una di queste categorie:

  • impresa individuale gestita da donne;

  • società cooperativa e società di persone costituita almeno al 60% da donne;

  • società di capitali le cui quote di partecipazione delle donne sono in misura superiore ai due terzi e i cui organi di amministrazione sono costituiti per almeno i due terzi da donne.

Imprenditoria femminile in Italia e in Europa

Secondo il V Rapporto sull’imprenditoria femminile realizzato da Unioncamere, in Italia sono 1 milione e 342mila le imprese guidate da donne. Queste rappresentano solo il 22% del totale ma, nel 2021, hanno mostrato una crescita superiore alle aziende maschili: un aumento del +0,5% contro una diminuzione del -0,4%. In valori assoluti si parla di 6.476 nuove imprese femminili rispetto alle 17mila in meno della controparte maschile.

Si tratta quasi sempre di micro o piccole imprese, mentre solo lo 0,3% è di grandi dimensioni. L’area geografica più fiorente per le imprese in rosa è il Meridione dove raggiungono il 23,7% del totale, valore che scende al 23,1% al Centro e sia abbassa al Nord con il solo 20% delle imprese totali.

Per capire a fondo il fenomeno dell’imprenditoria femminile è necessario guardare ai dati del nostro Paese mantenendo però uno sguardo all’Europa.

Secondo il Rapporto sulle politiche europee per l’imprenditoria femminile le donne costituiscono mediamente il 30% degli imprenditori dell'Unione Europea. L’Italia risulta quindi sotto la media e ciò non stupisce dato che, come analizzato dall’agenzia europea Eurofund, siamo ancora fra i Paesi con il tasso più basso di partecipazione femminile al mercato del lavoro: si tratta del 54,4% contro una media europea del 63,5%. Secondo le stime si tratterebbe di una sottoccupazione che costa al nostro Paese il 5,7% del Pil, confermando come il Gap occupazionale non sia solo un problema di diritti ed uguaglianza sociale ma anche economico.

Donne e imprese: trend e settori maggiormente coinvolti

Focalizziamoci ora sulle caratteristiche delle imprese femminili. Sempre facendo riferimento ai dati di Unioncamere vediamo che i settori a maggior presenza femminile sono quelli legati al Wellness, alla Sanità, alla Moda, all’Istruzione e al Turismo. Queste aziende risultano quindi più concentrate nei servizi (66,8%) e nettamente meno nell’industria (11,3%).

Un’altra importante evidenza è che le imprese guidate da donne sono giovani, e questo è fondamentale per garantire l’affermazione in futuro di un numero sempre maggiore di imprenditrici.

E anche se le imprese femminili giovanili sono poco più di 151mila, sono comunque percentualmente più numerose di quelle maschili: più dell’11% del totale contro l’8,2%.

Sostenere le imprese femminili significa quindi sostenere anche l’imprenditoria giovanile. Un motivo in più per spingere politiche a favore dell’imprenditorialità rosa. 

Incentivi per l’imprenditoria femminile

L’Italia sembra aver capito l’importanza di questo strato del proprio tessuto imprenditoriale, come dichiarato all’interno del Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza, dove la creazione di nuove imprese femminili è un punto fondamentale per garantire la ripartenza italiana. Attraverso l’immissione di stanziamenti diretti e indiretti, l’obiettivo per il triennio 2024-2026 è di arrivare ad un incremento del lavoro delle donne del +4%.

Esistono quindi diverse misure a sostegno delle imprese femminili in Italia. Molti bandi si sono chiusi con il 2022 ma eccone alcuni ancora attivi:

  • ON - Oltre Nuove imprese a tasso zero: si tratta dell'incentivo promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico che sostiene le micro e piccole imprese composte da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età. L’obiettivo è finanziare la realizzazione e l’ampliamento di attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo. Le agevolazioni prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributi a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro, che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili. Per aggiornamenti sullo stato dell’iniziativa e per scaricare la modulistica visita il sito di Invitalia.

  • Smart&Start Italia: è l'incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico in tutte le regioni italiane. Fino ad oggi ha finanziato ben 1.412 start-up per progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. Per presentare la domanda vai sui Invitalia.

  • Più Impresa - Imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura: si tratta di un’iniziativa offerta da ISMEA, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, che concede mutui agevolati e contributi a fondo perduto per sostenere il ricambio generazionale e lo sviluppo delle imprese agricole femminili e giovanili in Italia. Ad ottobre 2022 è stato pubblicato il Decreto 20 luglio 2022 del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che disciplina la misura e presto verrà avviata la procedura di domanda per il 2023. Per ogni dettaglio consulta la pagina dedicata.

Per il finanziamento della tua impresa rivolgiti ad Opyn

Promuovere l'imprenditoria femminile, oltre che eticamente giusto e fondamentale per sviluppare appieno l’empowerment femminile nella società odierna, è strategico anche per la crescita del Paese.

Per farlo, noi di Opyn pensiamo sia importante rendere l’accesso al credito più semplice e inclusivo, supportando l’imprenditoria femminile.

E lo facciamo ogni giorno grazie al nostro processo di valutazione del merito creditizio completamente oggettivo. La nostra tecnologia proprietaria, attraverso machine learning e intelligenza artificiale, ci consente di utilizzare migliaia di dati obiettivi e di prendere decisioni più accurate. Ciò ci permette di far accedere al credito aziende che prima venivano discriminate.

Vuoi finanziare la tua azienda? Chiedi un prestito in 10 minuti

TAGS: