La pandemia, con la crisi di liquidità che si è portata dietro, ha reso necessarie una serie di misure di emergenza in termini di credito alle imprese. Che sono state garantite fino al 100% dallo Stato, alleggerendo le banche da una parte dell’analisi di merito di credito. A rendere meno complessa l’erogazione di finanziamenti anche la sospensione delle regole di Basilea, che impongono requisiti stringenti sul fronte del patrimonio delle banche. A fine anno queste eccezioni spariranno e il credit crunch riprenderà con ogni probabilità a mordere. Ecco quattro consigli per rendere l’azienda eleggibile a ottenere un prestito
Durante la pandemia le imprese hanno potuto contare su una serie di agevolazioni per ottenere un finanziamento. A fine anno, però, si ritornerà alla normalità e la difficoltà di accesso al credito potrebbe tornare ad essere un problema per molte aziende. In questo post scopriremo 4 consigli per le imprese che vogliono ottenere un prestito.
Finanziamenti alle imprese: cosa ci ha portato alla situazione attuale
Dal 2008 al 2019 i prestiti in arrivo alle imprese dal canale bancario sono progressivamente diminuiti, portandosi a ottobre di quell’anno a quota 650 miliardi di euro. Un tracollo che ha privato l’economia reale di risorse. Ma che ha anche generato, di fatto, la nascita e lo sviluppo di forme alternative di finanziamento alle imprese, dai minibond, ai private markets, al lending fintech.
Nel corso dell’anno pandemico, come noto, sono state estese le garanzie sui prestiti: per la prima volta da nove anni lo stock di crediti bancari è salito a 750 miliardi a fine 2020, con un aumento di 42 miliardi nei 12 mesi, secondo Banca d’Italia. E contestualmente sono state alleggerite le regole sul capitale prudenziale delle banche (le cosiddette leggi di Basilea, necessarie perché la crisi finanziaria del 2008 era nata proprio dalla elargizione di prestiti a soggetti insolventi in Usa). Ma si tratta in entrambi i casi di condizioni temporanee, destinate a rientrare con il nuovo anno.
Finanziamenti alle imprese: quattro consigli
Sia che voglia provare ad accedere al canale bancario, sia che prediliga altre forme di finanziamento, un’impresa dovrebbe dunque sempre seguire alcune regole auree, per migliorare le sue possibilità di accesso al credito. Gli aspetti di gestione e pianificazione delle attività di impresa, spesso troppo trascurati, sono invece fondamentali per stabilire un rapporto fiduciario con un partner bancario e avere maggiori possibilità di accesso al credito. Perché sono di fatto il primo biglietto da visita di un’impresa che deve presentarsi con il suo vestito migliore per convincere chi erogherà il credito che sta facendo la cosa giusta e che di fronte a sé ha un soggetto solvibile.
Quali sono nel dettaglio questi aspetti di gestione e pianificazione delle attività di impresa e come ci aiutano? Ne abbiamo individuati in particolare quattro sulla base del nostro rapporto quotidiano con decine di imprenditori. Si tratta di quattro regole che l’imprenditore dovrebbe sempre seguire per prepararsi efficacemente alle richieste di credito con banche, confidi e società finanziarie. Dedicheremo a ciascuna di esse un blog per le prossime quattro settimane. Ma intanto eccole in sintesi:
- Fare pianificazione finanziaria. La pianificazione finanziaria è un’attività continuativa svolta dall’imprenditore – o da chi si occupa della gestione finanziaria dell’azienda – per analizzare puntualmente le spese e i ricavi dell’impresa al fine di prevederne, nella maniera più precisa possibile, le necessità di liquidità. Conoscere l’entità della cassa di cui abbiamo bisogno e le finalità a cui destinarla, ci aiuta a individuare esattamente il tipo di strumento finanziario più adatto.
- Curare l’informativa aziendale e aggiornare correttamente i dati contabili. Si tratta di uno degli indicatori più importanti per descrivere l’affidabilità di un’azienda. Bilanci, dichiarazioni, fiscali, visure, fatturazione, esposizioni bancarie: una documentazione sempre ordinata, costantemente aggiornata e sempre disponibile per ogni esigenza è una sicurezza importante per l’imprenditore, che in questo modo può avere sempre il pieno controllo della situazione sulla sua azienda. Ma è anche un ottimo biglietto da visita da presentare in banca (o ad altri soggetti finanziatori) quando si richiede l’accesso al credito.
- Evitare sempre gli eventi negativi e pregiudizievoli. Gli eventi negativi sono quelli che si trovano nell’andamentale bancario (crediti incagliati, che poi diventano inesigibili e sconfinamenti dai fidi o ritardi nei pagamenti). Ma anche, nei rapporti commerciali, protesti, coinvolgimenti in coinvolgimenti in fallimenti e procedure concorsuali; ipoteche legali, pignoramenti, trascrizioni legali passate in giudicato. Si tratta di elementi che delineano un profilo di rischio dell’imprenditore molto alto (e possono pregiudicare nuovi prestiti).
- Conoscere le garanzie. Del Fondo di Garanzia del Mediocredito abbiamo sentito parlare diffusamente nell’anno e mezzo della pandemia, ma questo strumento è uno strumento agevolativo che funziona anche al di fuori di periodi emergenziali come quello attuale. Accedervi può aiutare a ottenere credito in maniera più semplice e a condizioni vantaggiose. Attenzione, il rischio di credito resta in capo alle aziende, ma il fatto che le banche siano garantite in caso di insolvenza le rende meno rigide nell’erogazione. Il Fondo è solo uno degli strumenti agevolativi disponibili. Conoscere ogni possibilità è un vantaggio non da poco.
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