Francesco Guida, patron dell’azienda anconetana, racconta come grazie al prestito ottenuto da BorsadelCredito.it ha potuto diversificare il business e crescere.
A smooth sea never made a skilled sailor. Un mare calmo non ha mai fatto esperto un marinaio. La citazione, attribuita a Franklin Delano Roosvelt, racconta in sintesi perché un uomo con una carriera solida, in un settore sicuro, un giorno cambi rotta e decida di fare impresa. “Sono passati ormai venti anni: ne avevo 32 ed ero in Marina da 16, con il grado sotto-ufficiale quando ho lasciato. Ero davvero stanco di quella vita fatta di partenze spesso senza ritorni e dunque mi sono messo in proprio.”
Francesco Guida, romano di nascita, anconetano di adozione è il patron de Il Trofeo, PMI specializzata nella produzione di coppe, trofei, targhe, medaglie, in ottone, alluminio, metacrilato e acciaio inox, realizzate con le più innovative tecniche di lavorazione: dalla marcatura laser all’incisione chimica, alla stampa digitale, alla fresatura tridimensionale, con possibilità di effettuare brunitura e smaltatura.
L’idea iniziale è di realizzare manufatti personalizzati per lo sport, oggi invece il business è incentrato per lo più sull’industria. “Ad Ancora sono approdato in uno dei miei viaggi da marinaio, qui mi sono sposato e ho messo su famiglia. Questa città è ancora un’isola felice, dal punto di vista lavorativo, ma anche da quello umano: qui si vive a misura d’uomo ed è un bel posto per crescere i figli.” Dunque, Guida pianta le tende nelle Marche e inizia a rifornire le Federazioni Coni di ogni sport di tutto quanto serve per le premiazioni e i grandi eventi. “Tutto nacque da un hobby: facevo l’arbitro di calcio ed ero un appassionato di sport. Dunque mi sono lanciato nel mondo delle premiazioni sportive e dell’oggettistica promozionale, poi ho virato verso timbri in gomma ed accessori, dal più comune all’automatico e infine verso le incisioni su targhe per esterno e interno per il settore alberghiero, per privati e industria. Mi occupo di tutto: dalla selezione dei materiali da utilizzare, fino alla spedizione del prodotto finito, con un’attenzione mirata alla massima qualità e all’assoluta puntualità nelle consegne, in qualunque periodo dell’anno”.
Il Trofeo è una micro azienda con un fatturato di 150mila euro ma vuole crescere: un po’ spinta dalla necessità e dai cambiamenti in corso nel mercato, un po’ dalla voglia, mai sopita, di affrontare anche acque turbolente. “Il mondo dello sport è cambiato: oggi tutto è stato accentrato a Roma e tutto passa per il web. Per ottenere commesse ci sono tanti e tali paletti e spesso conviene rinunciare. Per poter fare un preventivo ci sono parametri rigidi per esempio in merito al fatturato: le piccole sono tagliate del tutto fuori. Allora mi sono rimaste le piccole società sportive locali affezionate e che possono ancora muoversi fuori dai vincoli. Per il resto, ho dovuto guardare oltre l’orizzonte”, racconta Guida.
Oggi l’azienda ha un cliente importante come Valvitalia, un grande gruppo attivo nel campo della progettazione, produzione e fornitura a livello globale di apparecchiature e componenti destinati all’industria dell’energia, marina e civile. Valvole, attuatori, raccordi, flange, giunti isolanti, sistemi per la misurazione, filtrazione e regolazione di fluidi e gas e sistemi antincendio: prodotti a elevata tecnologia in cui la società è leader con un fatturato 2016 di 438 milioni di euro e con più di 1.300 dipendenti in 11 stabilimenti, 8 dei quali in Italia, gli altri in U.K., China e Canada.
“Per Valvitalia facciamo, per esempio, le targhette industriali per le bombole degli impianti anti-incendio, che contengono tutti i warning a norma di legge. Le incidiamo in arabo, in cinese, in russo. Abbiamo fatto lavori per centrali nucleari in Slovacchia, in Medio Oriente, in Cina”, afferma Guida. Ma, ovviamente, per diversificare e crescere un business ha bisogno di finanziamenti. Ed è proprio su questo aspetto che le ambizioni di Guida hanno rischiato di infrangersi. “La burocrazia italiana è il male e non ho timore a dire che le banche ne sono la massima espressione: per ottenere un prestito allo sportello avrei dovuto aspettare mesi, forse poi non mi sarebbe accordato. Io a un certo punto ho avuto bisogno di acquistare una macchina per fare queste incisioni su targhe per uso industriale. Il tempo era un fattore chiave e non potevo stare a quelli bancari: BorsadelCredito.it, che mi era stata segnalata dallo stesso produttore del bene strumentale, mi ha accordato il prestito di 60mila euro in una manciata di giorni. Ritengo che sia un sistema meritocratico che funziona, perché giudica le aziende e concede loro il credito sulla base di dati oggettivi e riscontri sul campo. Esula dal costume italico di premiare amici e parenti. Lo ho consigliato anche ad altri colleghi: il futuro è questo, senza dubbi”.
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