15 settembre, 2020

6 min di lettura

Scritto da: Redazione Opyn

Il contenuto smart del P2P lending è la sua forza

BorsadelCredito.it in Italia, come Kabbage in Uk, hanno dalla loro la capacità di calcolo: algoritmi a base di intelligenza artificiale che riducono a 24 ore il processo di valutazione di un creditore, con un livello di affidabilità molto elevato. Rendendo efficiente il lavoro di chi offre servizi bancari e finanziari. Ecco perché

Sarà l’intelligenza (artificiale e naturale) a cambiare il mondo bancario. È un tema che ci è caro, essendo BorsadelCredito.it nata come software house e avendo costruito di fatto la piattaforma del lending dedicato alle imprese sulla base di un algoritmo smart che effettua, con una combinazione sapiente di big data e machine learning, l’analisi di solvibilità dei richiedenti. Ma è anche un tema che sempre più è diventato mainstream, complice la progressiva digitalizzazione e il Covid che l’ha resa definitivamente un must have.

Perché AI è la chiave

Proprio dal periodo del Covid arriva la spiegazione del perché l’AI è la chiave per avere successo per chi si occupa di servizi bancari e finanziari. Abbiamo sperimentato come le nostre banche abbiano fatto fatica ad accogliere e processare le richieste di prestiti garantiti dal Decreto Rilancio arrivate dalle imprese, tanto che a fine maggio si calcolava che fossero stati erogati solo la metà di quelli fino a 25mila euro e il 25% di quelli superiori. Settimana dopo settimana la situazione è migliorata, come si evince dall’ultima rilevazione della task force di Banca d’Italia: in valore assoluto ora le richieste processate sono oltre il 90%, ma se andiamo a guardare il dato del volume erogato sull’ammontare richiesto, siamo ancora circa alla metà. Il che indica probabilmente che mentre sui prestiti entro i 25mila euro (che hanno una procedura semplificata) le banche vanno spedite, su quelli di entità maggiore – per cui l’istruttoria da svolgere è pressoché quella ordinaria – le difficoltà restano le stesse.

Le carenze delle banche tradizionali

Ma non è una sorpresa che, soprattutto all’inizio, ci siano stati questi disservizi: le banche sono state travolte da un fiume di domande e spesso non avevano gli strumenti per rispondere in tempi e modalità adeguati. È successo anche in USA come racconta Pitchbook . Il Paycheck Protection Program (PPP) – parte del Coronavirus Aid, Relief, and Economic Security (CARES) Act – mirava a dare credito di emergenza alle PMI in difficoltà: ma “le banche – scrive Pitchbook – non erano preparate ad accettare le domande o erano sommerse da un volume inimmaginabile di esse”. Anche le big corp come Bank of America, JpMorgan e Wells Fargo, sono state costrette a limitare il servizio solo alle PMI già clienti. Processi tecnologici obsoleti sono alla base di questi ritardi: per esempio nel fare l’analisi del richiedente o nelle verifiche anti riciclaggio. A cambiare completamente lo scenario è stato un sistema come quello di Kabbage, che fa tutto in automatico, messo a disposizione delle banche per l’occasione. E se Kabbage è lo standard per il mercato anglosassone, BorsadelCredito.it con la sua tecnologia proprietaria di scoring basata su AI, che rende possibile valutare la solvibilità del richiedente in 24 ore, può essere il modello da seguire nel Mediterraneo

L’algoritmo di BorsadelCredito.it

L’intelligenza artificiale è considerata il game changer dell’industria, in qualsiasi settore merceologico. Un megatrend riconosciuto da qualche anno e che, lo ribadiamo, il Covid ha rimesso al centro della scena con forza. 

Fin dalle origini, negli anni Novanta, le reti neurali, algoritmi strutturati sul modello del cervello umano, avevano la capacità di apprendere e far deduzioni, a partire dall’elaborazione di un set di dati precostituito. Ma l’applicazione pratica di questa prima ondata è stata pressoché nulla: perché le macchine non possedevano la capacità di storage e di calcolo attuali. Oggi invece, grazie a pc in grado di eseguire centinaia di milioni di miliardi di operazioni al secondo, i robot smart sono in grado di imparare le mansioni degli operai alla catena di montaggio, mentre i software di machine learning riescono a “leggere” e catalogare documenti, scalando di fatto le capacità cognitive umane, rendendo più efficienti le aziende e più snelle le procedure. Oltre a liberare l’essere umano dalle mansioni più ripetitive e alienanti.

Nel mondo di banche e assicurazioni il machine learning può migliorare la sicurezza dei dati, ma anche le funzioni operative e di analisi. A fare da avanguardisti dell’evoluzione sono ancora una volta le FinTech. Nel caso di BorsadelCredito.it l’intelligenza artificiale è ciò che ci dà la possibilità di valutare il merito di credito delle aziende richiedenti in 24 ore e di erogare il credito in pochi giorni. Ovvero, ciò che ci garantisce il nostro più importante vantaggio competitivo. In sintesi, è l’AI che consente, dopo la ricezione dei bilanci degli ultimi anni e i documenti d’identità di stabilire, in 24 ore, se l’impresa è eleggibile per un prestito finalizzato a far crescere il suo business. In queste 24 ore, l’algoritmo usa i big data per analizzare, per esempio, la web reputation. L’esito finale è un punteggio discreto che definisce in maniera sempre più affidabile(più dati gestisce, più sarà alta la capacità predittiva della rete neurale)la qualità del potenziale debitore.Su questi elementi stiamo oggi puntando le nostre forze maggiori, nella convinzione che sia il quid capace di far emergere ogni business, quelli finanziari in particolare, nel mercato.

TAGS: