2 novembre, 2021

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Scritto da: Antonio Lafiosca

PSD2: a pieno regime offrirà alle pmi le funzioni di un CFO evoluto (tutto da piattaforma)

Mentre il fronte dell’aggregazione dei conti è maturo, c’è ancora da lavorare su quello dei servizi di pagamento. Ma il sistema evolve e nel prossimo futuro vedremo tool che consentano alle imprese di monitorare la situazione di cassa da un unico canale, fare proiezioni sulle esigenze future di liquidità, chiedere prestiti e gestire incassi e pagamenti

A cura di Antonio Lafiosca, Co-Founder e COO di Opyn

La PSD2? Un mondo in costante evoluzione. Finalmente si iniziano a vedere miglioramenti significativi nell’applicazione dell’apertura dei dati bancari, tali da far aumentare significativamente i livelli di efficienza, raggiungendo quelli che noi operatori FinTech ci aspettiamo, per potere offrire alle imprese nuovi spazi di ottimizzazione prima inimmaginabili (e servizi prima accessibili solo alle big corporate).

L’evoluzione della PSD2

La direttiva europea, PSD2, disciplina i nuovi servizi di pagamento prestati dalle terze parti (le cosiddette TPP, ovvero Third Party Provider), operatori anche diversi dalle banche. Il focus fondamentale è che le banche, su richiesta delle TPP autorizzate dai clienti, devono cedere a queste i dati che, trasformati in informazione, diventano valore. Dal marzo 2020, il lockdown ha costretto ad un’accelerazione sul fronte digitale tutti i business che erano rimasti indietro e che, per sopravvivere, hanno dovuto apprendere la modalità da remoto. Per le banche è stato lo stesso. Ma la PSD2, con la sua promessa di rendere il banking open e pervasivo, sembrava, fino a fine 2020, un’occasione persa.

Siamo a regime con gli AISP

Nel 2021 però qualcosa sembra muoversi nella direzione giusta. Per Opyn l’apertura dei dati è un elemento centrale del business. Durante le nostre valutazioni creditizie chiediamo l’accesso ai conti dei clienti per poter comprendere al meglio la situazione finanziaria dell’azienda. Il mercato degli AISP (Account Information Services Providers, operatori che consentono all’utente di aggregare i propri conti online e avere una visione di insieme della propria situazione finanziaria, analizzare le abitudini di spesa e le esigenze finanziarie future) si è dunque sviluppato efficacemente.

… ma c’è ancora da fare con i PISP

Quello che però non possiamo ancora fare è trasferire denaro. Siamo ancora in una fase embrionale per quanto riguarda lo sviluppo dei servizi dei PISP (Payment Initiation Service Providers): ovvero tutto il fronte della disposizione automatica di ordini di pagamento. Siamo certi che, però, mercato e tecnologia si stabilizzeranno e che le banche saranno più collaborative, anche per aver ricevuto richiami precisi da Banca d’Italia. È abbastanza fisiologico per le banche richiedere tempi più lunghi per poter applicare tecnologie nuove. Ora, che il tempo c’è stato, i tempi sembrano maturi.

Il mercato potenziale: una gestione finanziaria complessa accessibile a tutte le pmi

Le possibilità che si aprono, potendo utilizzare appieno la PSD2, sono enormi. Innanzitutto, lo sono in un processo come il nostro di valutazione del merito creditizio e gestione dei finanziamenti, che viene effettuato dagli algoritmi ed è basato sui dati: la piena attuazione della normativa ci consentirà di fare ulteriore efficienza.

Ma il vantaggio maggiore è per i clienti aziende. La PSD2 amplierà le potenzialità degli strumenti tecnologici che già sono sul mercato e lavorano sul controllo di gestione e finanza, permettendo di ottimizzare il lavoro del CFO e di rendere accessibili funzioni evolute e a basso costo anche alle piccole e medie aziende. Il punto di partenza è certamente l’aggregazione dei conti, grazie a cui l’azienda analizza lo status quo della sua cassa. A questo si possono agganciare algoritmi che simulano sulla base dello storico l’andamento dei flussi di cassa futuri. Tutto ciò è possibile grazie ad una macchina che consente di avere dati aggregati e una visione completa della realtà e alle intelligenze artificiali che compiono proiezioni sulle esigenze future di liquidità. Se a questo aggiungiamo la possibilità di chiedere, in modalità push via API, un finanziamento che viene valutato ed erogato in pochi giorni e, con l’evoluzione dei PISP, funzioni di incassi e pagamenti che partono dalla stessa piattaforma, abbiamo realizzato la rivoluzione del CFO, del cash monitoring e della gestione della finanza di azienda. Una rivoluzione più vicina di quanto si immagini.

 

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