29 luglio, 2022

10 minuti di lettura

Scritto da: Alice Casagrande

Cultura Aziendale: significato, benefici e strategie


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I principi, le credenze, la mission su cui si fonda un’organizzazione, insieme al comportamento dei suoi dipendenti, sono ciò che va a creare la cultura di un’azienda. Qualcosa di astratto quanto importante per garantire un’ambiente di lavoro positivo, che, soprattutto in periodi instabili come questi, è un elemento chiave per il successo di qualsiasi attività.

Cos’ è la Cultura Aziendale?

Possiamo definire la cultura aziendale come quell’insieme di norme, valori e principi, validi e condivisi all’interno di un’organizzazione. Ogni azienda ne ha una specifica derivata dal comportamento e dalle attitudini dei suoi membri.

In che modo i dipendenti si adoperano per raggiungere gli obiettivi di business? Come si relazionano fra loro, con i clienti e i fornitori? Come vengono affrontate le gerarchie interne? Sono tutte domande che aiutano a definire che tipo di ambiente e di cultura, appunto, vige in azienda.

La cultura aziendale si crea tutti i giorni, a cominciare dalle persone che ne fanno parte, ma in qualche modo viene dettata anche dall’alto. Essa è strettamente legata allo stile di leadership che guida l’organizzazione. Come si pongono i manager nei confronti dei collaboratori? C’è una stretta subordinazione o un legame più amichevole?

Se il top management riesce a mettersi sullo stesso piano del proprio team, mantenendo comunque distinti compiti e responsabilità, contribuirà a sviluppare un ambiente lavorativo di qualità, che è il primo passo per creare una cultura aziendale basata sulla collaborazione e il lavoro di squadra, in cui il singolo è spronato a dare il massimo in sinergia con i colleghi.

Benefici della Cultura Aziendale

Quasi metà delle persone in cerca di lavoro cita la cultura aziendale come molto importante quando sceglie di candidarsi per una posizione. Il valore che ha per un dipendente è quindi chiaro ma i benefici sono molti anche per l’azienda stessa: scopriamoli assieme!

  • Employer retention. Quando un dipendente si sente accettato, compreso, parte di un team, è molto più portato a rimanere a lungo termine. Si crea un senso di appartenenza che abbassa i ritmi di turn over e massimizza la retention rate.

  • Performance migliori: una cultura aziendale positiva si traduce anche in performance lavorative migliori, come dimostra uno studio di PWC che ha coinvolto oltre 2.000 persone in 50 paesi. Il 65% degli intervistati fra management e dipendenti, ritiene la cultura aziendale uno dei fattori più importanti per le performance di un’organizzazione, anche più del modello di business.

  • Immagine. La cultura aziendale influisce e va a caratterizzare anche l’identità di un marchio. Se tratti bene i tuoi dipendenti e hai un'atmosfera aziendale positiva, questo verrà comunicato all’esterno e anche i tuoi clienti lo percepiranno, indentificando il tuo brand come un modello positivo, da preferire rispetto alla concorrenza.

  • Coinvolgimento interno: i dipendenti coinvolti sono più collaborativi, lavorano meglio e con maggiore dedizione, interagiscono di più fra i team, diminuendo di conseguenza i conflitti interni, una delle principali minacce ad un clima di lavoro costruttivo. E, come emerge da un report di Denison Consulting, sono proprio le organizzazioni con culture forti a vantare tassi di coinvolgimento superiori al 72% rispetto a quelle con culture deboli.

Come si crea la Cultura Aziendale?

Una volta chiari i numerosi benefici dati da una cultura aziendale positiva, è naturale chiedersi come strutturarne una. Ecco, dunque, i punti fondamentali da seguire per creare una cultura in azienda e mantenerla nel tempo.

  • Parti da dove sei: non puoi creare qualcosa di nuovo da zero quando si parla di cultura aziendale, devi cominciare dal punto in cui ti trovi. Che tipo di impresa sei? Quali sono i tuoi valori fondanti? La tua missione? Come parlano gli altri di te? E i membri del tuo team? Per cominciare parti da loro e dalla loro opinione sulla vita in azienda.

  • Definisci i tuoi obiettivi: una volta definito un punto di partenza, mira in alto! Che caratteristiche vuoi che abbia la cultura della tua realtà? Autoritaria e molto improntata su processi e regole o amichevole e più basata sulla motivazione dei dipendenti? Sono molte le combinazioni possibili, non ti resta che identificare quelle più adatte ai tuoi obiettivi.

  • Rendi l’idea azione: come passare dalla carta alla realtà? La cultura aziendale parte dai principi che guidano l’impresa ma è costituita dai comportamenti concreti delle persone al suo interno. È quindi fondamentale trasformare le parole in azioni. Utile in questo senso risulta la creazione di linee guida di comportamento da diffondere fra i team, insieme a meeting periodici di allineamento per sondare il morale dei dipendenti e capire possibili problematiche da risolvere. Più di tutto però, il ruolo chiave è del management che ha il compito di dare il buon esempio al resto del team, che si sentirà così ispirato a fare del proprio meglio.

  • Riconosci i traguardi: non c’è niente che migliori più il clima in azienda che il giusto apprezzamento per il lavoro dei dipendenti; i successi, grandi e piccoli, andrebbero sempre riconosciuti, sia da parte del management sia all’interno del team. Questo significa anche riprendere i comportamenti inadeguati o che si discostano dalle linee guida. Il feedback è uno step fondamentale per rafforzare un clima positivo e mantenerlo nel tempo.

  • Offri la giusta motivazione: Cosa stimola i tuoi dipendenti a dare il meglio di loro? Premi, eventi dedicati, formazione, bonus, sono tutte modalità per fornire la giusta carica ai dipendenti che si sentiranno così spronati a lavorare al meglio e con il giusto mood, contribuendo ad un buon clima generale in ufficio.

La Cultura Aziendale ai giorni d’oggi

In Opyn basiamo la nostra cultura aziendale sulla spontaneità e l’inclusione, siamo amichevoli, informali e sempre gentili. Forniamo un ambiente di lavoro in costante evoluzione e attento a favorire la crescita professionale del singolo.

Avere una cultura aziendale forte e positiva è infatti quanto mai necessario al giorno d’oggi, quando il clima generale di instabilità fa vacillare le nostre sicurezze, dentro e fuori dal mondo del lavoro. È altrettanto vero che la cultura aziendale non può rimanere statica ma deve modificarsi e adattarsi per rispondere a questi repentini cambiamenti. Adottare modalità operative e strumenti adeguati ad un lavoro sempre più da remoto e a delle relazioni sempre più a distanza, dimostrano una cultura aziendale resiliente.

Creare nuove sinergie e modus operandi, puntare sulla formazione e sull’aggiornamento dei dipendenti è il modo migliore per non restare indietro rispetto a un mondo del lavoro che cambia, velocemente.

Siamo nel periodo della Great resignation, in cui le dimissioni hanno raggiunto picchi considerevoli in tutto il mondo. Soprattutto fra i giovani, che si dimettono per stipendi troppo bassi, un cattivo work-life balance o appunto, per un clima di lavoro negativo. È chiaro che oggi la cultura aziendale vincente è quella agile e human-centric, capace di mettere chi rende grande un’azienda, i dipendenti, al primo posto.

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