13 gennaio, 2021

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Scritto da: Redazione Opyn

2020, l’anno spartiacque del FinTech e di BorsadelCredito.it. E ora what’s next?

La pandemia ha accelerato un processo già in corso, potenziando la transizione della finanza verso la digitalizzazione. E consentendo a noi di intraprendere un percorso di sviluppo importante: ecco le milestone dell’anno, che ci fanno entrare nel 2021 con prospettive ancora più rosee

AltFi aveva preannunciato a gennaio 2020 che stavamo entrando nei ruggenti anni Venti, una nuova decade di disruption per il FinTech. Quando lo scriveva, la società non si aspettava senza dubbio il Covid e ogni cosa che ne è conseguita, ma i dodici mesi appena trascorsi non hanno deluso su questo fronte.

Tanto che per il 2021 le attese sono di crescita: sul fronte dei nuovi unicorni che nasceranno, dell’M&A, delle collaborazioni, dei nuovi segmenti di business ma anche su quello della tecnologia. La conclusione è che quest’anno vedrà il FinTech in una posizione di maggior forza rispetto a 12 mesi fa. E per BorsadelCredito.it non è diverso.

Nel corso del 2020 abbiamo osservato da parte delle PMI un maggior ricorso alla piattaforma. Abbiamo erogato oltre 75 milioni di euro, rispetto a un totale da inizio attività di 153 milioni. Ovvero circa la metà dell’erogato complessivo è relativo al 2020 – che ha registrato una crescita rispetto al 2019 del +200% – dato ancora più sorprendente se si considera che abbiamo avviato il business lending a settembre 2015.

Ma il 2020 è stato per noi un anno di svolta da molti punti di vista, anche e soprattutto qualitativi. Per questo vogliamo ricordare i nostri milestone nell’anno della pandemia.

  • Gennaio: verso il TechFin.

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  • Abbiamo iniziato il 2020 con la consapevolezza che il maggior valore aggiunto del FinTech stia nel “Tech”. L’obiettivo di sviluppo per l’anno era quello di potenziare la nostra anima tecnologica e renderci sempre più un partner di riferimento per banche e altre istituzioni finanziarie tradizionali. Il Covid non ha fatto che accelerare questo progetto, rendendo evidente agli occhi del mondo e della finanza l’importanza della digitalizzazione.
  • Febbraio: il valore dello smart working “nativo”.Quando il 25 febbraio la Lombardia è stata la prima regione colpita dal lockdown, il nostro business non ha subito rallentamenti. Abituati alla virtualità siamo riusciti a continuare a erogare i servizi anche rimanendo tutti al sicuro in casa. Non abbiamo perso un solo giorno di lavoro e abbiamo potuto continuare a servire i clienti senza che loro percepissero alcuna differenza.
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  • Marzo: in soccorso delle PMI.

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  • Grazie alla flessibilità e alla personalizzazione che usiamo concretamente, da sempre, nella costruzione dell’offerta, con quasi due settimane di anticipo rispetto alla pubblicazione del Decreto Rilancio, abbiamo strutturato Cash anti Covid-19:un finanziamento bullet della durata di 6 mesi e con importo dai 300mila ai 500mila euro, per coprire il 100% delle spese correnti delle PMI messe in difficoltà dal lockdown.
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  • Aprile: la collaborazione con Azimut.

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  • Ad aprile abbiamo siglato un accordo con Azimut, uno dei maggiori operatori italiani del risparmio gestito, che ci ha permesso (oppure che ci sta consentendo) di fare direct lending per le PMI: la prima operazione nell’ambito di questo accordo vale 100 milioni di euro a beneficio delle imprese, in primis quelle che devono affrontare l’uscita dall’emergenza Coronavirus.
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  • Maggio: la Fase 2.

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  • Con l’allentamento delle misure di contenimento del primo lockdown, abbiamo scelto di rientrare in ufficio: una scelta complessa perché ha richiesto una serie di adeguamenti per rispettare le nuove norme di sicurezza, ma ponderata, nella convinzione che, se la tecnologia è il motore, l’umanità è la benzina, senza la quale non si va da nessuna parte. Prima di mettere a punto il protocollo di sicurezza, tutto il personale ha seguito un corso di formazione online per capire nel concreto come comportarsi e come usare i presidi di protezione dentro e fuori dall’ufficio. Sono stati forniti tutti gli strumenti di protezione necessari e anche gli spostamenti in sicurezza per evitare l’utilizzo dei mezzi pubblici.
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  • Giugno: un nuovo contributo per il rilancio dell’economia reale.

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  • Per accompagnare le PMI anche nella ripartenza arriva Cash Anti Covid Fase 2, un prodotto è di lungo periodo: l’importo del singolo prestito varia dai 100mila ai 600mila euro e la durata è fissata in un massimo di sei anni, di cui i primi 12 mesi di totale preammortamento. Il prestito è garantito fino al 90% dal Fondo centrale di garanzia per le PMI.
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  • Luglio: l’accordo con Confesercenti.

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  • Grazie a un accordo con Confesercenti, abbiamo facilitato il processo di accesso al credito digitale delle PMI associate attraverso un canale privilegiato. Parliamo di finanziamenti flessibili, da 50.000 a 500.000 euro, e della durata tra 12 mesi e 6 anni erogabili a oltre 350mila PMI del commercio, del turismo, dei servizi, dell’artigianato e dell’industria, tra le più colpite dalla pandemia.
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  • Settembre: la cartolarizzazione con Banca Valsabbina.

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  • I prodotti lanciati nel 2020 si inseriscono all’interno di un’iniziativa più complessa, che prende il nome di «Slancio Italia», di cui l’ultimo pezzo è una cartolarizzazione da 100 milioni di euro per aiutare le imprese. Partner dell’iniziativa è la bresciana Banca Valsabbina – che agisce come Arranger, Account Bank e da sottoscrittore di parte della tranche senior. Il progetto è finanziato da Colombo II, fondo creato nell’ambito del progetto avviato con Azimut.
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  • Dicembre 2020: la nuova sede.

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  • L’anno si chiude con un passaggio per noi fondamentale: il trasloco in una location più grande e Covid compliant, dotata di tutte le caratteristiche di sicurezza richieste dalla nuova normalità. Ma anche quelle di un’azienda FinTech, con un open space e moduli scalabili, un layout che aiuta nel lavoro in team – anche se per ora rigorosamente mascherati. L’ufficio è plastic free e ad alta efficienza energetica. Questo trasferimento è importante anche per un’altra ragione: i nuovi uffici si trovano nella sede dell’incubatore Supernova Hub, dove sta sorgendo un ecosistema di startup, che contribuirà a fare di Milano il nuovo centro dell’innovazione europea.

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