28 gennaio, 2021

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Scritto da: Redazione Opyn

2021: BorsadelCredito.it pronta a conquistare l’Europa con il business lending


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La piattaforma italiana di lending alle imprese, complice la pandemia – che ha accelerato la richiesta di credito da parte delle PMI – svetta in un contesto più ampio di quello nazionale (prima in Italia per raccolta e quarta in Europa per ritmo di crescita anno su anno a dicembre). E con il nuovo Regolamento europeo, che introduce il passaporto UE dal prossimo ottobre, per il crowdinvesting si aprono enormi prospettive di sviluppo.

Il 2020 è stato un anno di svolta per il mondo del lending FinTech. Per BorsadelCredito.it è stato in particolare l’anno della consacrazione. Non solo siamo la prima piattaforma di lending italiano, con 75 milioni di erogato, ma siamo anche nella top ten, precisamente al quarto posto, tra le piattaforme europee che sono cresciute di più a dicembre anno su anno: il dato è di P2P Market Data.

È un numero significativo perché indica per Borsadelcredito.it un aumento tendenziale del +289%.

Il volume totale dei finanziamenti delle 83 piattaforme monitorate da P2P Market Data ha raggiunto nel solo mese di dicembre una cifra totale di 516,80 milioni di euro: originati in 13 valute diverse e 28 mercati. Ed è sempre P2P Market Data a rilevare che BorsadelCredito.it si colloca al 22esima in termini di quote di mercato da inception, ma è anche la piattaforma che ha segnato negli ultimi tre mesi rispetto ai tre mesi precedenti un aumento dell’erogato del 100%, nettamente superiore a quello di tutte le altre FinTech che la precedono.

Oltre i numeri

Come si dice in molti contesti, la pandemia ha accelerato molti processi in corso, portandoli a maturità. Per il FinTech è andata proprio così: un settore laterale che è riuscito a emergere come affidabile partner delle PMI nella situazione di emergenza. E un ulteriore passo avanti potrebbe essere la creazione del mercato unico europeo del crowdinvesting: il Nuovo Regolamento Europeo sull’equity e il lending crowdfunding per le impreseapprovato il5 ottobre 2020 dal Parlamento europeo, entrerà in vigore a un anno dalla pubblicazione. La normativa agevola laprestazione transfrontaliera dei servizi di crowdfunding, dando la possibilità a tutte le imprese del settore di dotarsi diun passaporto UE che le abiliterà dunque a prestare anche alle PMI oltre confine.

Le novità normative

Le tre principali novità del Regolamento dal punto di vista della protezione dell’investitore, sono le seguenti:

  • la fissazione di un limite massimo di 5 milioni di euro per campagne di crowdfunding della durata di 12 mesi (le campagne di dimensione e durata superiori sono appannaggio della Mifid)
  • la realizzazione da parte delle piattaforme del Key Investment Information Sheet, che dovrà contenere, a beneficio degli investitori, tutte le informazioni sensibili sulle campagne, compresi costi, rischi e criteri di selezione dei portafogli
  • l’autorizzazione delle piattaforme a operare, da parte delle Autorità nazionali competenti, che saranno vigilate dalla autorità nazionale antitrust. Con la supervisione dell’Esma che svolgerà anche un ruolo di coordinamento tra gli Stati.

Al di là delle novità – che in dettaglio sono contenute nella Direttiva e nel Regolamento europei – i provvedimenti rappresentano una consacrazione, in un ambito più ampio, del fatto che il FinTech sia uno strumento importante per far funzionare l’economia reale.

Il vantaggio dell’Italia (e di BorsadelCredito.it)

Quanto allo specifico caso di BorsadelCredito.it e dell’Italia in generale, partiamo da una base di grande vantaggio rispetto ai peer europei, perché abbiamo una normativa nazionale già rigida che ci consente di operare solo se registrati come Istituti di pagamento o Sgr, una tripla sorveglianza (Consob, Banca d’Italia e Oam a seconda della forma giuridica) e una consolidata tradizione di trasparenza. Questo ultimo aspetto è in particolare una cifra distintiva della nostra piattaforma che ha sempre portato avanti una politica di costi in chiaro e di informazione dettagliata dei rischi.
Ora resta da capire quali saranno i tempi di attuazione e recepimento delle nuove regole europee in Italia. Per iniziare, con la dimensione, a guardare oltre i confini del Paese. 

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