14 ottobre, 2020

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Scritto da: Redazione Opyn

Anticipare i bisogni delle imprese (prima che le stesse imprese li riconoscano): il segreto del successo del FinTech

Tutti i prodotti di BorsadelCredito.it nascono con l’obiettivo di supportare l’economia reale italiana. Grazie alla tecnologia proprietaria (un unicuum nel FinTech italiano) e a processi di sviluppo improntati alla filosofia del “fail fast” riusciamo a portare sul mercato in due settimane soluzioni a problemi nuovi. Ed è questo il futuro del credito.

Flessibilità, velocità, personalizzazione. Sono quasi parole d’ordine quando si parla di FinTech. Il rischio, in questi casi, è che si sconfini nella moda, se non si riempiono le etichette di contenuto. Allora cosa significano queste parole chiave e come si concretizzano in prodotti e servizi finanziari innovativi?

Significano, in sostanza, riuscire a intercettare i trend di mercato e anticipare bisogni emergenti di nicchie che non trovano risposte negli istituti tradizionali, che hanno tempi, costi, tecnologie inadeguate. E si concretizzano nello sviluppo, in due settimane, di soluzioni testate, efficienti e a valore aggiunto. Con questa logica BorsadelCredito.it ha lavorato nell’anno 2020, era pandemica, aumentando sensibilmente il proprio erogato mensile – di fatto raddoppiato rispetto al pre-Covid. Ma la stessa logica ha mosso da sempre il nostro modus operandi.

Il processo di creazione della finanza innovativa

Il processo creativo che sta alla base parte dall’intercettazione di un bisogno emergente in prossimità di un evento nuovo – come nel caso del Covid – o di una specifica domanda di un cliente. Individuato il focus, iniziamo a lavorare con la fabbrica per capire se esiste un mercato di sbocco e quantificarlo. Una volta fatto questo esercizio, valutiamo la fattibilità di un prodotto che vada a coprire l’esigenza in maniera customizzata.

Infine, passiamo all’esecuzione con l’IT, condividendo anche l’impatto del prodotto nuovo sulla piattaforma e la sua sostenibilità. Tutto il processo richiede, dall’emersione dell’idea al lancio, una media di due settimane.

Questo stesso percorso è quello che abbiamo seguito nel 2020, per il lancio di Cash anti Covid-19 (liquidità di emergenza per coprire tutte le spese indifferibili delle imprese costrette al lockdown) e Cash anti Covid Fase 2, che ha proposto un pacchetto di finanziamento per le PMI già pronte al rilancio. E anche per l’ultimo nato, Eco-Green Starter, che consiste nel finanziare le aziende attive nella produzione di beni e nei lavori di realizzazione e riqualificazione energetica degli edifici, che beneficiano della detrazione al 110%. Non una cessione del credito fiscale, dunque, che è l’offerta tipica di quasi tutte le soluzioni già lanciate da competitor, ma risorse per la crescita, indirizzate, come di consueto, alle PMI.

I prodotti di BorsadelCredito.it

Questo approccio non è una novità per BorsadelCredito.it. Anche i prodotti lanciati nel biennio precedente avevano dietro la stessa ratio. Ci riferiamo, per esempio, allo Special Finance Farmacie, che mirava, attraverso finanziamenti di diversa natura, a fluidificare le relazioni tra grossisti e punti vendita in un settore che è pressoché dimenticato dalle banche tradizionali. O all’anticipo scorte per gli Amazon seller italiani e al Supply Chain Finance, dedicato ai padroncini che effettuano le consegne dell’ultimo miglio.

Tutti modi per posizionarsi in quegli spazi di mercato dove le soluzioni tradizionali sono poco efficaci o, addirittura, non ci sono. Lo schema vincente è quello di risultare vantaggiosi per tutti i soggetti coinvolti in queste operazioni, costruite con una logica tailor made e che, per questo, apportano valore aggiunto nelle nicchie presidiate e portano concrete opportunità di finanziamento per aziende trascurate dagli istituti tradizionali.

Gli ingredienti necessari

Ci sono alla base di questa metodologia, due ingredienti di base. Il primo è la tecnologia, che nel nostro caso – unico nel panorama delle FinTech italiane – è completamente proprietaria e per questo genuinamente flessibile. Possiamo adattarla a diverse esigenze, senza iter autorizzativi o modifiche di legacy.

Il secondo sono i processi, che sono quelli di prova ed errori, tipici da start-up, che applichiamo anche al momento creativo di sviluppo del business. Caliamo nell’economia reale italiana il modello “fail fast” della Silicon Valley. Combinando questi elementi, riusciamo a fare piloti in maniera completamente autonoma e tanto rapidamente da riuscire ad anticipare bisogni che stanno emergendo in un mercato che muta in maniera vorticosa.

Arrivare con un prodotto pronto all’uso in due settimane dal manifestarsi di un bisogno nell’economia reale è l’aspetto dirompente. Ma non l’unico. Un obiettivo che perseguiamo è creare un vantaggio per tutti gli stakeholder in campo, con ritorni che siano interessanti anche per gli investitori, che sono all’altro capo della relazione e chiudono il cerchio.

Siamo convinti che questo sia il futuro del credito e continueremo a tracciarne la direzione.

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