14 luglio, 2020

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Scritto da: Redazione Opyn

Da oggi le associate di Confesercenti avranno accesso privilegiato al digital lending di BorsadelCredito.it

L’associazione rappresenta 350mila micro e piccole imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dell’artigianato e dell’industria: esse sono le più colpite dalla crisi da Covid ma anche dal credit crunch che prosegue senza sosta dal 2011. Oggi, grazie ad un accordo con BorsadelCredito.it, possono tirare un sospiro di sollievo. Ecco tutti i numeri e la procedura per ottenere liquidità

Continua l’impegno di BorsadelCredito.it per le PMI ferite dal Covid: grazie a un accordo con Confesercenti, la FinTech faciliterà il processo di accesso al credito digitale degli associati attraverso un canale privilegiato.

Parliamo di oltre 350mila PMI del commercio, del turismo, dei servizi, dell’artigianato e dell’industria, capaci di dare occupazione a oltre 1.000.000 di persone, le più colpite dagli effetti del lockdown ma anche quelle che, con il loro dinamismo, danno un contributo fondamentale al PIL, contribuendo alla crescita del Paese.

È la stessa Confesercenti a rilevare che queste imprese sono a rischio: il 40,6% delle micro e il 33,5% delle piccole potrebbero chiudere, secondo Istat. E d’altronde l’istituto di Statistica rileva come a maggio le vendite in valore siano scese del 10,5% su base annuale, con i prodotti alimentari che segnano un +2,8%, mentre quelli non alimentari un crollo del -20,6%. “Per questo, in occasione degli Stati Generali abbiamo chiesto misure straordinarie per il commercio, un piano ad hoc per modernizzare la rete dei negozi ed agevolare l’adozione di nuovi strumenti digitali, con l’istituzione di una piattaforma digitale pubblico-privata per permettere alle imprese di fare il salto e gestire pagamenti, acquisti e consegne a distanza. Un intervento che, come suggeriscono i numeri dell’Istat, è sempre più urgente”, scrive Confesercenti. Evidentemente non si è limitata a chiedere ma si è mossa per prima, attivando la collaborazione con noi e iniziando ad accompagnare fattivamente le imprese nella transizione digitale.

Il servizio dedicato alle microimprese di Confesercenti

A queste imprese BorsadelCredito.it offre la possibilità di attivare, con il consueto processo interamente digitale e in 24 ore (previa istruttoria creditizia intelligente su dati quali-quantitativi), finanziamenti flessibili, da 50.000 a 500.000 euro, della durata tra 12 mesi e 6 anni. Più in dettaglio, le richieste potranno riguardare le seguenti tipologie di finanziamento: base, con importo da 50.000 euro a 500.000 euro, della durata tra 12 a 60 mesi; e Cash Anti Covid Fase 2, fino a 6 anni di durata, di cui 12 mesi di pre-ammortamento, con importo da 50.000 euro a 500.000 euro e garanzia personale o del Fondo di Garanzia.

Il servizio coinvolge, sul piano operativo, le società del Sistema Confesercenti ATS srl e CoSviG, il cui personale è stato formato da BorsadelCredito.it per la gestione delle richieste di finanziamento e per la verifica formale delle stesse, nonché accreditato all’accesso in piattaforma.

Credito bancario a picco

È la stessa Confesercenti a rilevare nel suo ultimo Osservatorio sul Credito dello scorso settembre (quando la pandemia non era neppure un’ipotesi), un calo del 6,4% in 12 mesi per i finanziamenti alle imprese non finanziarie, pari a 45 miliardi in meno. Male i prestiti per la liquidità (-9%) e per gli investimenti (-7%), definendo l’accesso al credito una chimera per le PMI. 

L’immutata tendenza negativa di flussi alle imprese ha caratterizzato in maniera stabile il periodo novembre 2011 – giugno 2019, e adesso si manifesta con modalità che rendono ancora più rigido l’accesso al credito per le attività di minori dimensioni. Tra i comparti, l’emorragia più forte la registrano le imprese del commercio e del turismo (-10 miliardi). A dare la misura della gravità della crisi l’andamento dei finanziamenti a breve, utili alla liquidità, (-9% in 12 mesi), e quelli a cinque anni – per gli investimenti – che calano del 7%”. La pandemia non era neppure un’ipotesi quando l’associazione scriveva queste parole avvisando che “se i cordoni della borsa del credito non si riaprono, a pagare sarà anche la crescita: in mancanza del supporto della liquidità e del volano degli investimenti, l’economia reale non può riprendersi”.

Procedura snella ed esito in 24 ore

Dal punto di vista di BorsadelCredito.it invece si tratta dell’ennesima iniziativa sul fronte della collaborazione, che è la via maestra per innovare realmente il mondo della finanza e renderlo più efficiente e funzionale alle esigenze dell’economia reale, specialmente in questi mesi di incertezza che seguono l’emergenza sanitaria.

Da un lato le microimprese di cui parliamo potranno liberarsi dell’eccessivo appesantimento burocratico, documentale e di tempo che richiede una normale trafila di richiesta di credito bancario. Basterà richiedere il finanziamento e inviare gli allegati previsti tramite un canale ad hoc. Per le società di capitali i documenti da produrre sono in sostanza una visura camerale e l’ultimo bilancio oltre ai dati del legale rappresentante e codice fiscale del legale rappresentante, oltre a incarico di consulenza Ats, tessera di adesione e dichiarazione privacy; per le società di persone e le ditte individuali al posto del bilancio si dovranno inviare le ultime due dichiarazioni fiscali.

Dall’altro avranno il vantaggio di poter fare la richiesta completamente in digitale e di ottenere una risposta in tempi rapidi. I passaggi successivi, dalla verifica della correttezza e completezza della documentazione, al caricamento del dossier sul portale di BorsadelCredito.it vengono svolti dal personale addestrato di Confesercenti. BorsadelCredito.it, prende in carico la richiesta, verifica la documentazione e comincia l’analisi quantitativa, alla fine della quale effettua un’intervista telefonica al cliente per acquisire le informazioni qualitative e completare la valutazione. In 24 ore comunica l’esito finale dell’istruttoria che, se positivo, fa arrivare il finanziamento sul conto corrente indicato nella domanda. Una vera rivoluzione e un aiuto concreto per le aziende più colpite dal Covid 19.

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