28 agosto, 2018

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Scritto da: Redazione Opyn

Associazioni industriali: partnership con il FinTech per proiettare le PMI nel futuro del credito

Una proposta di convezione per servire le rappresentate con una allure di modernità (a vantaggio di tutti i soggetti coinvolti)

Di FinTech le Confindustrie locali, da Como a Salerno, da Nord a Sud, iniziano quantomeno a parlare. Un trend molto recente e sollecitato dal grande salto che nel 2018 ha fatto il nostro settore, come testimoniano i numeri: secondo i dati più aggiornati di P2P Lending Italia, a fine giugno 2018 i prestiti alle imprese (a medio e lungo termine) registrano volumi totali per 57,3 milioni di euro (la rilevazione include BorsadelCredito.it, che ha raggiunto un erogato record di oltre 37 milioni a fine giugno, oltre 40 a fine luglio). Parliamo di tassi di crescita del 300%, che segnalano il catalizzarsi di forte interesse intorno a questo nuovo ecosistema di servizi alle imprese. A metà anno, inoltre, secondo l’Osservatorio sul Crowdfunding del Politecnico di Milano, il lending crowdfunding (in cui si fanno confluire 6 piattaforme di marketplace lending, focalizzate su PMI, persone fisiche o operative nell’invoice trading) ha erogato 216,9 milioni di euro complessivi, di cui 132,3 milioni solo nell’ultimo anno, più del doppio di quello passato. Insomma cifre che iniziano a essere interessanti, soprattutto mentre  il Centro Studi di Unimpresa (ultima rilevazione a fine maggio), che elabora numeri di Bankitalia, sostiene che i prestiti delle banche alle imprese, nel corso dell’ultimo anno, siano calati di oltre 45 miliardi di euro (-5,84%) nonostante l’aumento di 5 miliardi dei finanziamenti a medio termine. A pesare sul calo è la diminuzione di quasi 20 miliardi dei finanziamenti a breve e di 31 miliardi di quelli di lungo periodo. Certo, stiamo ancora parlando di Davide contro Golia – milioni contro miliardi, ma il movimento c’è ed è inarrestabile.

Inevitabile che anche chi si occupa dei problemi delle PMI – e il credito lo è senza dubbio – si interroghi sulle opportunità offerte dalle nuove forme di finanziamento. Ma non è ancora abbastanza. Le Associazioni di categoria offrono molti servizi in molti ambiti, ma spesso, in quello del credito, non riescono ad agevolarne l’accesso o a garantire formule efficaci per le micro imprese che sono l’ossatura della nostra industria.

Così, a oggi, le collaborazioni più importanti sono tra associazioni, per esempio Abi e Confindustria che lo scorso febbraio hanno sottoscritto l’Accordo per il credito e la valorizzazione delle nuove figure di garanzia, finalizzato a promuovere la realizzazione, da parte di banche e imprese, di operazioni relative a finanziamenti garantiti dal trasferimento di un bene immobile sospensivamente condizionato e da pegno mobiliare non possessorio, valido fino a fine 2019. O nel 2015 l’Accordo per il Credito, per sospendere e allungare i finanziamenti delle imprese in ripresa, per il finanziamento dei progetti imprenditoriali di investimento ed il rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese, per lo smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica amministrazione. Rivolto a tutte le imprese in bonis, l’accordo è stato prorogato fino a fine ottobre 2018, mentre le associazioni lavorano al successivo piano triennale.

Insomma, il finanziamento alle imprese è un tema caldo, ma i modi in cui le associazioni cercano di veicolare questi accordi si scontrano con quello che è un trend innegabile e purtroppo negativo: le piccole aziende sono sempre meno servite dal canale bancario tradizionale. Per questa ragione e per diffondere la conoscenza e la diffusione delle novità che il FinTech porta alle aziende, BorsadelCredito.it sta offrendo alle Associazioni di imprese un’opportunità concreta di supporto finanziario, con risultati subito visibili e misurabili. Una convenzione con la nostra piattaforma, che consenta ai rappresentanti delle PMI di incanalare le stesse verso la nostra proposta di finanziamento, porterebbe indubbi vantaggi all’economia reale ma anche una veste nuova per la stessa Associazione. Che da un lato avrebbe la possibilità di fidelizzare gli associati mostrando i casi di successo e dall’altro dimostrando di vivere nel presente e di proiettarsi in un futuro in cui il credito alle PMI sarà sempre più FinTech, come avviene nel mondo anglosassone, dove le partnership tra mondo tradizionale e prestiti online è normalità.

Le associazioni di categoria e territoriali che hanno cominciato a stipulare accordi commerciali con BorsadelCredito.it stanno cominciando a portare tra i loro associati nuove proposte concrete, che sono effettivamente percepite in controtendenza e positivamente rispetto a un rapporto con la banca, che rimane sempre molto farraginoso.