15 novembre, 2019

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Scritto da: Redazione Opyn

BorsadelCredito.it sigla l’accordo con Qonto per offrire alle sue imprese un’esperienza di banking digitale sempre più integrata

Da oggi le nostre imprese potranno provare gratis per tre mesi il conto online della challenger bank francese con tutti i servizi connessi. Un nuovo passo verso la collaborazione e la specializzazione verticale

Un banking sempre più vicino alle esigenze delle imprese. A questo mira l’accordo che BorsadelCredito.it ha appena siglato con Qonto, neo-banca digitale francese sbarcata in Italia per offrire a PMI e professionisti – i clienti sono più 50mila, dei quali 3mila oltre i confini francesi – un conto corrente completamente digitale, con un’interfaccia semplice e intuitiva per gestire spese e pagamenti, accessi multiutente con carte diverse, il caricamento delle ricevute in tempo reale per rendere semplici le note spese, un accesso dedicato al commercialista.

L’accordo consiste nell’offerta di un servizio integrato per le aziende italiane che, rivolgendosi a uno dei due partner, potranno automaticamente avere un ingresso preferenziale alle soluzioni dell’altro, a costi agevolati.

In particolare, alle imprese clienti di Qonto BorsadelCredito.it offre uno sconto del 10% sulle commissioni di ingresso (è sufficiente richiedere un preventivo a questo link); mentre le aziende che hanno ottenuto già un finanziamento con BorsadelCredito.it hanno la possibilità di provare per tre mesi in forma gratuita i servizi di Qonto, (anche in questo caso è sufficiente accedere al portale da questo link).

La collaborazione risponde a un’esigenza reale del mercato: sono sempre di più le imprese e i professionisti che cercano una soluzione alternativa alla banca tradizionale per le proprie specifiche necessità in termini di attività finanziarie quotidiane e di accesso al credito. La domanda è sempre la stessa: flessibilità, possibilità di personalizzazione, rapidità, tutte caratteristiche tipiche del FinTech. Accorpare diversi servizi digitali in un’unica piattaforma di fruizione consente alle imprese di avere una customer experience di qualità superiore: stiamo in pratica realizzando il banking as a service, in cui gli utenti scelgono da uno scaffale i servizi bancari di cui hanno bisogno, pagando solo per quelli, come in un grande supermercato finanziario. Secondo un’indagine condotta da Qonto presso la sua base clienti, circa la metà degli utenti ha indicato il credito come feature aggiuntiva preferita oltre a quelle di base. Ottenere finanziamenti attraverso una procedura snella, rapida e trasparente è dunque una domanda impellente per chi già usa un conto digitale. Ma vale anche il contrario.

L’accordo con Qonto ci permette, da un lato, di andare incontro alle esigenze dei nostri clienti, che sempre più vogliono affidarsi al digitale per gestire la totalità delle proprie attività bancarie in maniera più snella e flessibile – spiega Antonio Lafiosca, Group COO di BorsadelCredito.it – Dall’altro lato, l’accordo si inserisce nel nostro piano di sviluppo attraverso partnership strategiche. In particolare, ci permette di ampliare il bacino di utenti a quelle imprese che già utilizzano una banca digitale e possono avere necessità di finanziamento”. Una strategia iniziata più di un anno fa con l’apertura di alcuni servizi verticali (l’anticipo fatture per i padroncini e altre filiere e i finanziamenti per gli Amazon Seller o per le farmacie, per esempio) e che prosegue senza sosta.

Anche perché aumenta la domanda di FinTech. Secondo l’ultimo Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano, a oggi 11 milioni di italiani hanno provato almeno un servizio FinTech o InsurTech (un quarto della popolazione tra i 18 e i 74 anni), il 20% ne fruisce via mobile e tutti ne hanno un’ottima opinione. Gli utenti privati utilizzano principalmente servizi semplici come il Mobile Payment (16%), o strumenti per gestire il proprio budget personale o familiare (15%) o per trasferimenti istantanei di denaro tra privati (12%). Tuttavia il 65% dichiara ancora che si rivolgerebbe alle banche per la gestione dei propri risparmi – pur con una quota che diventa del 67% per gli over 55 e scende al 53% per i giovani con meno di 24 anni. Segnale di un mondo che inevitabilmente e progressivamente cambia.

Le imprese invece si stanno appena avvicinando al FinTech: ma ben il 92% delle imprese interagisce con la banca tramite pc e solo il 55% usa un’app mobile. Inoltre, in media solo il 5% delle PMI ha già utilizzato metodi di finanziamento alternativi come Minibond, P2P lending, Crowdfunding, soluzioni di Supply Chain Finance. Lo spazio di crescita è enorme, ma per crescere è necessario andare nella direzione della collaborazione e del servizio sempre più personalizzato.