16 luglio, 2013

3 min di lettura

Scritto da: Redazione Opyn

Cartolarizzazioni e Credit Funds per sostenere il credito alle imprese

Allentare la stretta creditizia sulle imprese è diventata ormai una delle principali esigenze per far ripartire l’economia del Paese. Di proposte di soluzioni ne arrivano tante e le stiamo analizzando tutte su queste pagine.
La scorsa settimana il Presidente di Bankitalia Visco ha chiamato a gran voce l’intervento del governo. E quest’intervento non si è fatto attendere.

È toccato al ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni proporre un’idea per risolvere il problema della liquidità delle aziende. Nell’incontro a porte chiuse con i banchieri su “Credit Crunch e Credit Funds”, Saccomanni ha proposto il ricorso alle cartolarizzazioni e ai Credit Funds per sostenere il credito, prevedendo “un iniziale supporto regolamentare e governativo”.

Vediamo che cosa sono e in cosa consistono questi strumenti, analizzando la loro applicazione nell’universo del credito:

  • Le cartolarizzazioni consistono nella cessione di crediti, attraverso l’emissione e il collocamento dei titoli obbligazionari. Ad esempio, la banca che sostiene un certo numero di crediti sostiene anche una quota elevata di rischio, per questo non può concedere facilmente credito. In questo caso può ricorrere a una cartolarizzazione: ovvero, può emettere dei titoli obbligazionari che hanno come garanzia quei crediti. In questo modo i titoli vengono venduti a privati e investitori, che godranno degli interessi di tali crediti ma se ne assumeranno anche il rischio. Così la banca rientra dei soldi prestati alle imprese e ha liquidità sufficiente per erogare altri crediti.
  • I Credit Funds sono intermediari non bancari (ad esempio, gestiscono assicurazioni o fondi pensione) che, disponendo di una certa somma di liquidità derivante dalla raccolta nelle loro attività, potrebbero rientrare tra gli attori che possono erogare credito. Al momento, la legge italiana vieta l’erogazione del credito alle imprese a soggetti che non siano intermediari bancari. Permettere a questi soggetti di erogare credito potrebbe essere una soluzione molto vantaggiosa per le PMI, per le quali si sbloccherebbero interessanti somme di liquidità per il credito.
    Questo modello è applicato già in Francia, ad esempio, dove i fondi pensione possono erogare credito alle imprese per una somma pari al 10% delle somme raccolte nella loro attività.

TAGS: