25 ottobre, 2019

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Scritto da: Redazione Opyn

Le FinTech del lending? L’analisi dei bilanci effettuata da Leanus mostra un universo che cresce

Le piattaforme italiane del lending sono sane e offrono rendimenti significativi: a dirlo è Leanus, una delle più importanti piattaforme per la valutazione d’impresa

Ricavi in crescita del 16,26% annuo, ma EBITDA negativi fino al 2017 (per poi attestarsi su un livello di sicurezza nel 2018). Sono due numeri che spiegano in sintesi il valore delle FinTech italiane. Li ha elaborati Leanus (società che gestisce l’omonima piattaforma innovativa per l’analisi e la valutazione d’imprese), dall’analisi dei bilanci disponibili al 31 agosto 2019 (152 società del settore, delle 299 censite dal report “Piccole FinTech crescono con intelligenza”, di PwC).

I risultati di questo studio sono stati presentati di recente a Milano nel corso di una tavola rotonda a cui ha partecipato anche Livio Montesarchio, il responsabile marketing di BorsadelCredito.it.

L’evento ha provato a raccontare il FinTech da un angolo interessante, quella della sostenibilità delle aziende che ne fanno parte”, dice Montesarchio. “Parliamo di un mercato giovane e che evolve a ritmi vertiginosi, pertanto molte aziende non possiedono ancora un modello di business sostenibile. Ma i numeri alla fine convergono su due punti: il primo è che le FinTech devono essere valutate non solo per la loro capacità di produrre business ma anche dal fatto che le innovazioni possano non portare benefici immediati sul bilancio. Il secondo è che l’impatto sull’economia reale è crescente e in Italia ha un ritmo più serrato che altrove: tanto che nel giro di quattro anni le FinTech sono passate dall’essere ignorate a fare da volano dell’innovazione nella finanza. Il che rende lampante le potenzialità di questo mercato”.

Parlando più in dettaglio di numeri, il quadro che dipinge Leanus è quello di un universo di start-up fondate per lo più negli ultimi 3 o 4 anni, distribuite in maniera uniforme sul territorio italiano e per oltre il 40% caratterizzate da un basso rischio.

La sottocategoria del lending spicca in positivo: per le 19 aziende del settore, Leanus riscontra un aumento dei ricavi del 39,8% nell’ultimo anno mentre i costi operativi sono rimasti sostanzialmente stabili, sintomo di operazioni di disinvestimento dell’immobilizzato.

Nel complesso il reddito netto negli ultimi 3 anni è in costante crescita a un tasso medio annuo del 16%.

L’utile rappresenta il 48,3% degli introiti totali, percentuale in controtendenza con il gruppo generale in cui si ferma al 0,7% sui ricavi. E rileva l’incremento del 231,80% del ROE e del 255,82% del ROI dal 2017 al 2018.

La presenza di costi che possono considerarsi minimi, alimenta una redditività operativa che supera spesso il 60% dei ricavi e consente un ottimo risultato netto – spiega Leanus – La categoria Lending presenta un’ottima situazione patrimoniale ed economico/finanziaria. Il livello di crediti commerciali e rimanenze è leggermente alto. Ciò conferisce alle società di questa categoria un profilo di rischio buono”.

Insomma, una consacrazione del lavoro condotto fin qui. Non solo le piattaforme di lending fanno bene all’economia reale fornendo liquidità alle PMI ma cominciano a essere anche solide e redditizie.

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