Supera il milione e 200mila euro la raccolta di giugno di BorsadelCredito.it, che chiude il mese arrivando a un erogato totale in prestiti alle PMI italiane di € 13.486.875.
In totale il numero delle aziende supportate dalla piattaforma dall’avvio delle attività è di 327 (+12 rispetto a maggio) e il tasso medio di rendimento per i prestatori si è attestato a 5,35% lordo, costantemente superiore a quello medio delle principali piattaforme britanniche che ha segnato a fine mese un valore del 4,85% in un anno, in base al Liberum AltFi Returns Index.
Al netto dell’effetto Fondo di protezione, il rendimento di BorsadelCredito.it è stato a giugno del 5,04%, il che indica un’incidenza di circa lo 0,30% rispetto al rendimento lordo, a fronte di una copertura totale delle quote capitale in caso di impagato (per ulteriori dettagli, è possibile consultare la nostra tabella di sintesi qui).
Continua la serie positiva del P2P lending a confronto con le asset class di investimento comparabili. Il prodotto di BorsadelCredito.it vince quanto a rendimenti rispetto al Btp quinquennale che a fine giugno ha staccato una cedola dello 1,20%, ovvero 120 euro di rendimento lordo su un investimento di 10mila euro e poco più di 105 euro al netto della tassazione agevolata al 12,5%. Ha fatto meglio dei conti deposito vincolati, che hanno invece offerto un rendimento medio dello 0,78%, corrispondente a un guadagno di quasi 58 euro al netto del 26% di ritenute, sul medesimo ticket di ingresso di 10mila euro. Mentre i migliori bond corporate (rappresentati nella selezione dei fondi Mornigstar con rating 4 e 5 stelle) hanno reso in media sui 12 mesi il 3,52%, ovvero circa 260 euro di reddito netto. Se si guarda alla performance annualizzata degli ultimi tre anni, questi fondi mostrano però un rendimento di gran lunga inferiore, dell’1,84% pari a 136 euro netti su 10mila euro.
Il 5,35% di BorsadelCredito.it corrisponde invece a un guadagno netto tra i 305 e i 412 euro circa – a seconda dell’aliquota di tassazione applicata, che varia da un minimo del 23% per i redditi sotto i 15mila euro a un massimo del 43% per chi ha un Irpef sopra i 75mila euro – sui soliti 10mila euro investiti.
In termini geografici, guida la classifica dell’erogato ancora la Lombardia, con 83 prestiti. Seconda maggior richiedente la Campania con 54 prestiti, seguita da Lazio (46) e Puglia (39); continuando troviamo il Veneto fermo a 21 prestiti e il Piemonte a 15; la Toscana a quota 14, la Sardegna e l’Emilia Romagna a 13.
Il settore più attivo si conferma quello dei servizi, con il 27,2% del mercato complessivo, seguito dal commercio al dettaglio (con una fetta del 22,9% dell’erogato a cui si aggiunge il 15% del commercio all’ingrosso); industria e produzione si fermano a quota 17,4% e l’Edilizia si attesta al 9,5%.
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