8 gennaio, 2019

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Scritto da: Redazione Opyn

L’investitore del 2018? Vive al Nord e investe almeno 20mila euro nell’economia reale

Ecco i risultati dell’Osservatorio 2018 di BorsadelCredito.it sui prestatori attivi del suo marketplace

Sorpresa: non sono i Millennial a investire negli strumenti innovativi offerti dal Fintech, ma i 40-60enni. Che non hanno paura di allocare parte del proprio patrimonio nel lending per le imprese. Le donne sono molto poche, ma osano anche di più: quelle che accedono allo strumento lo fanno destinando una somma in media più cospicua rispetto a quella riservata dagli uomini.

Questi sono i principali risultati della prima edizione dell’Osservatorio 2018 sui prestatori di BorsadelCredito.it. L’indagine è stata condotta su 3.610 iscritti al marketplace: i prestatori hanno effettuato in media, da inception, ovvero in un arco temporale di 3 anni, versamenti per un ammontare medio di 19.612 euro, su cui hanno ottenuto un rendimento del 5,02%.

Proviamo, sulla base dei dati raccolti, a tracciare un identikit di questo investitore evoluto, che va alla ricerca di strumenti alternativi per diversificare il proprio portafoglio. Innanzitutto, gli uomini sono in netta maggioranza: l’82,8% contro il 13,6% delle donne (la parte residuale è composta da persone giuridiche che non sono investitori professionali). Ma le donne hanno un taglio medio d’investimento più alto: 23.539 euro contro 18.949. Le donne tendenzialmente investono in modo più informato, decidono più consapevolmente e si interessano di più agli investimenti, lasciando da parte quelli che ritengono poco comprensibili. E una volta convinte della bontà dello strumento non hanno timore a osare di più.

Se il dato sulla prevalenza maschile non stupisce, è meno scontata l’evidenza generazionale: la concentrazione dei prestatori è massima (56,7%) per la fascia di età compresa tra i 40 e i 59 anni. Gli under 39 sono il 25,9% del totale (comunque una bella cifra) e gli over 60 il 17,3%. Benché si tratti di uno strumento di investimento completamente digitale e innovativo, non sono (ancora) i Millennial gli investitori tipici del P2P lending di BorsadelCredito.it.

Non solo: all’aumentare dell’età, aumenta il taglio medio del ticket investito – e questo è un dato che ci si può aspettare più facilmente: dai 5.213 euro degli under 29 ai circa 20.000 euro dei quarantenni, si passa ai 28.134 euro degli over 60. Così, nella fascia 40-60 anni si concentra il 63,3% del totale investito nel marketplace e gli over 60 detengono una quota del 24,9% del totale investito.

Al di là dell’osservazione che la capacità di risparmio e dunque la disponibilità a investire aumenti all’aumentare dell’età, i dati attestano il fatto che non esista una barriera generazionale all’ingresso nel P2P lending.

Ancora, ci sono due interessanti dati che correlano sesso ed età: considerando solo le donne, nelle fasce 30-39 e over 60 si registrano dei valori di investimento average molto superiori alla media. In particolare, tra i trentenni che in media hanno un investimento di poco inferiore ai 10mila euro, le donne si distinguono per un ticket di 14.500 euro. Le over 60, invece, hanno un ticket di 35mila euro contro i 28mila euro della media generale.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica, la provincia di Milano è quella che presenta la più alta concentrazione di prestatori attivi nel marketplace: il 16,9%, staccando di molto la seconda, che è Roma, da cui proviene il 7,7% dei finanziatori di BorsadelCredito.it. Il resto della top ten (in cui comunque le quote sono piuttosto polverizzate e tutte tra il 3,9% e il 2,1%) vede una netta prevalenza di province del Nord Italia, segnatamente di Lombardia, Piemonte e Veneto. Simile la distribuzione geografica per quote di investimento: primeggia ancora Milano con il 20,4% del totale investito, seguita da Roma (all’8,3%) e da Venezia (che ha il 4,1% dell’ammontare e invece era 13sima per numero di prestatori). In questa classifica entra Firenze, quarta con il 4,1% del totale investito.

Quanto all’ammontare dell’investimento, il 76% dei prestatori dell’intero marketplace si colloca in un range compreso tra 1.000 e 50.000 euro, con un taglio medio effettivo di quasi 20.000 euro. Oltre la metà dei prestatori (54%) investe almeno la cifra di partenza consigliata (10.000 euro).

Rispetto al lancio dell’attività nell’anno 2015, il taglio medio relativo al primo versamento è aumentato del 151%, dai 4.500 agli 11.300 euro. Un aumento correlato alla maggior awareness maturata nei confronti del Fintech e alla ricerca, sempre più informata, di strumenti finanziari alternativi che possano offrire  rendimenti più interessanti e decorrelati rispetto a quelli tradizionali, soprattutto in un momento di mercato permeato da volatilità e incertezza.

La quasi totalità dei prestatori attivi sulla piattaforma sono persone fisiche (il 98%) e il 95% sceglie di investire tramite il profilo gestito, ovvero il nostro portafoglio automatico in cui è la stessa BorsadelCredito.it a suggerire un paniere, personalizzabile in qualsiasi momento dal singolo prestatore, con una diversificazione al limite dell’1%. Il gestito riduce i tempi fisiologici d’investimento, consente l’ottimizzazione del rendimento, permette ai “non addetti ai lavori” di comprendere al meglio il meccanismo di domanda e offerta tipico del marketplace. E non ultimo, consente di accedere alle promozioni, di cui hanno goduto oltre il 65,5% dei prestatori attivi. Il 50% di essi, alla data di rilevazione, non paga le commissioni; oltre il 44% ha ottenuto il rimborso al 100% della ritenuta fiscale applicata mensilmente; il 26% ha ottenuto la remunerazione delle somme libere in attesa di essere investite e più del 7% reinveste solo la quota capitale, per ritirare poi gli interessi liberamente.