Esperto di project management, docente a contratto alla LUISS Business School, business angel e imprenditore: “Il P2P lending ha mantenuto le promesse di rendimento al 5%, offrendo il valore aggiunto di una vera consulenza”
“Ho residenza a Crotone, ma sono un nomade digitale: ogni giorno, da 18 anni, raggiungo una città diversa, per lo più da Roma verso il Nord, per diffondere ad aziende e professionisti la cultura del project management”, così si racconta Biagio Tramontana, classe 1973, prestatore iscritto alla piattaforma di BorsadelCredito.it con il numero progressivo 7. Uno dei primi investitori italiani in assoluto nel P2P lending per le aziende in Italia: ci conosce fin dal primo giorno, soprattutto per questo abbiamo voluto condividere la sua esperienza.
Come ti sei avvicinato al P2P lending e cosa ti aspettavi?
Da qualche anno stavo studiando il meccanismo del P2P nei Paesi esteri, un sistema che consentiva alle aziende di avere credito per sviluppare il business senza passare dalle banche, che sono lente e soprattutto mal si adattano a seguire le piccole e medie imprese nello sviluppo pieno e integrato del business. Mi sono avvicinato a BorsadelCredito.it con molta fiducia e mi aspettavo solo di poter diversificare i miei risparmi, investendone una parte in uno strumento alternativo, allettato sicuramente anche dal rendimento. Poi però, ho ricevuto molto di più.
Cioè? Spiegaci meglio…
Quando ho approcciato BorsadelCredito.it l’ho fatto inizialmente da Richiedente: oggi sono socio di due PMI, una delle quali ha richiesto anche un finanziamento attraverso la piattaforma. Subito dopo sono diventato Prestatore. Dunque ho un doppio punto di osservazione di questo marketplace lending.
Stai dicendo che BorsadelCredito.it ti ha cambiato la vita, dunque?
(Ride) In qualche misura sì. Diciamo che mi ha ispirato: sono da sempre un libero professionista, nei campi della formazione e della consulenza, docente a contratto della Business School della LUISS di cui sono anche referente scientifico; infine sono business angel. Negli anni ho supportato alcune start up, in due di queste mi hanno chiesto di entrare nella compagine societaria. E così è iniziata la mia avventura da imprenditore.
Di cosa si occupano le tue società?
Evermind è una smart working company che si occupa di servizi digitali, tutto ciò che riguardi il mondo della digital transformation. La seconda, Condomani, è leader per la gestione dei condomini in Italia attraverso un software che semplifica il rapporto tra amministratore e utenti. Entrambe lavorano con lo spirito del project management, ovvero la gestione per obiettivi e per progetti. Dunque, per me queste aziende rappresentano la quadratura del cerchio: chi lavora con me deve sposare questa filosofia… è anche il modus operandi che ho riscontrato in BorsadelCredito.it ed è anche per questo che mi ha convinto.
Torniamo al tuo punto di vista da Prestatore: le tue aspettative sono state rispettate?
Sicuramente sì: quanto al rendimento, io sono al 5,3% in questo momento e non sono mai sceso sotto la soglia del 5% in tre anni e mezzo. Un conto deposito ha un rendimento oggi che è anche al di sotto dello 0,5%. Inoltre mi sento assicurato dalle forme di contenimento del rischio che offre lo strumento, non ultimo il Fondo di protezione. Credo che le mie aspettative siano state superate: anche perché BorsadelCredito.it offre un grande supporto alle imprese del nostro Paese, laddove le banche non possono intervenire.
Che tipo di investitore eri prima?
Prima investivo in titoli azionari, da cui sono uscito completamente, e in titoli obbligazionari italiani ed esteri con cedola annuale, che deterrò fino a naturale scadenza. Ho chiuso tutti i conti deposito tenendone solo uno insieme a una polizza vita integrativa. Ho cercato alternative per guadagnare qualcosa.
C’è qualcosa che ti ha sorpreso positivamente nell’alternativa che hai scelto?
L’esperienza con il consulente bancario mi aveva deluso e in BorsadelCredito.it ho trovato persone proattive e stimolanti, che mi seguono con continuità e con un approccio personalizzato. Se il rendimento scende, il consulente mi chiama per darmi tempestivamente dritte su come aumentare il rendimento, per esempio con delle opportunità promozionali personalizzate: un servizio che in banca non esiste. In banca, il consulente arrivava quando la perdita era conclamata, senza alcuna possibilità di intervenire.
Quindi ritieni che i consulenti siano il vero valore aggiunto di BorsadelCredito.it, al di là del rendimento?
Assolutamente, è così. Mi sono riconosciuto in questi ragazzi che hanno un approccio metodico di lavoro per obiettivi, che raggiungono in squadra, con una capacità di coinvolgimento di stakeholder, prestatori e richiedenti, che è unica nel panorama italiano soprattutto per un’azienda come la loro, in un settore di nicchia. La relazione con il cliente non è mai mancata anche con la job rotation tra i consulenti: non mi sono sentito mai solo e questo è importante per alimentare la mia fiducia. Quest’ultima è talmente elevata che punto a far diventare i risparmi investiti in BorsadelCredito.it la borsa di studio per l’università di mia figlia.
Condividi