2 luglio, 2018

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Scritto da: Redazione Opyn

Le parole di BorsadelCredito.it: il “prestatore”

Con questo post inauguriamo una nuova rubrica che ci terrà compagnia per tutta l’estate. L’abbiamo intitolata “le parole di BorsadelCredito.it”.

Scegliere con cura le parole giuste è importante per mettere a fuoco come cambia il mondo, in questo caso il nostro. In ogni nuovo post di questa serie sceglieremo una parola chiave che descrive una peculiarità del nostro lavoro e la approfondiremo. Pillole di conoscenza per avvicinare i nostri lettori in maniera lieve e snella al mondo del P2P lending. La parola di oggi è: PRESTATORE.

Il prestatore di BorsadelCredito.it è l’investitore, colui che finanzia le PMI che richiedono un prestito tramite il nostro portale. Si tratta dunque di una delle due parti essenziali nella transazione che sta alla base della nostra attività: da un lato l’impresa, “richiedente”, dall’altro il prestatore, il “finanziatore”.

Il P2P lending ha nel suo nome la descrizione della sua stessa essenza: prestito tra pari, tra soggetti privati, che vengono in contatto in maniera disintermediata, ovvero in assenza di istituti di credito. L’unica mediazione è quella offerta dalla piattaforma che rende possibile questo scambio, che si occupa di selezionare le aziende eleggibili per ottenere il prestito e di spacchettare il finanziamento erogato dal prestatore in un portafoglio diversificato, ovvero di distribuirlo su centinaia di prestiti al fine di abbattere il rischio dell’investimento.

Il prestatore è perciò uno dei due fulcri della nostra attività: è colui che sostiene l’economia reale con le sue finanze, e che nel farlo ottiene in cambio un rendimento in media più interessante di altri strumenti d’investimento molto comuni, ma ottiene anche una protezione a più livelli che BorsadelCredito.it ha studiato ad hoc allo scopo: la selezione, la diversificazione estrema e un Fondo a copertura delle perdite attese.

BorsadelCredito.it ha ottenuto l’autorizzazione da Banca d’Italia a operare come istituto di pagamento nel settembre 2015, mese in cui ha cominciato a operare come piattaforma di P2P lending. Da allora il rendimento dei prestatori – al momento gli iscritti sono oltre 3.500 – si è tenuto costantemente intorno al 5% al lordo della tasse che sono, come per altri strumenti di investimento (fondi comuni, azioni e bond corporate), del 26%. Un reddito interessante in un ambiente a rischio controllato che è quello che serve per stabilizzare un portafoglio di investimento, in un mercato volatile come quello attuale.