6 gennaio, 2017

6 min di lettura

Scritto da: Redazione Opyn

Piccola guida all’investimento in p2p su BorsadelCredito.it (è più facile di quel che sembra)

Chi ha paura del p2p lending? Non certo i Millennial che al mezzo che lo supporta, la Grande Rete, sono avvezzi. Eppure, a guardare le statistiche dei prestatori di BorsadelCredito.it, sono una categoria ancora poco presente (probabilmente per scarsa disponibilità di cassa da investire). Sul fronte opposto, i più anziani (e ricchi) fanno fatica a spostare la liquidità dal Btp al fintech, per ovvie ragioni culturali e anche di resistenza al canale. Così l’investitore tipo dei prestiti digitali alle PMI è un uomo, 45enne, di cultura medio alta (lo abbiamo approfondito qui). Un profilo di risparmiatore (che è quello medio di chi investe in BorsadelCredito.it) evoluto per uno strumento di investimento che, in realtà, per la sua semplicità e trasparenza sarebbe alla portata di tutti. Ma il “digital divide” non perdona e ostacola l’accesso a quella che potrebbe essere un’opportunità interessante per gran parte della platea potenziale.

Succede anche negli Usa dove piattaforme come Lending Club e Prosper continuano a far guadagnare i prestatori, ma che la parte del Paese meno avvezza al digitale non ha mai sentito nominare. Anche se ne parlano ormai riviste blasonate come Forbes e il Financial Times. “Per molti americani – leggiamo sul blog di Lending Club – registrare informazioni personali su un website non familiare e poi metterli alla prova con denaro contante è una pillola troppo amara da ingoiare”. Supponiamo che la stessa resistenza sia presente nel nostro Paese dove la dinamica è simile: cresce l’interesse, il tema entra nei palinsesti della stampa anche generalista, dal Corriere della Sera a Repubblica, ma la diffusione non è ancora virale.

Allora vogliamo fornire uno strumento, per avvicinare potenziali nuovi prestatori al p2p lending: raccontare come avviene il processo di investimento online attraverso il nostro portale (che poi è un procedimento simile per tutti i portali di settore). Lo abbiamo fatto senza avvisare i nostri consulenti per testare la loro capacità di risposta. Com’è andata? Leggete e lo scoprirete.

Il primo passo è semplice: digitare l’indirizzo www.borsadelcredito.it. Scorrendo la pagina si arriva al bottone “Inizia a prestare”, cliccando il quale si arriva a un formulario da compilare con i dati personali. Pochi: nome, cognome, contatti (email e telefono cellulare) sono le credenziali per richieste per creare un profilo utente. Alla fine si conferma sul bottone “Crea profilo utente”.

In fondo alla pagina, bene in vista, compare il nome e il numero di telefono della consulente personale che da quel momento sarà a disposizione del prestatore: la nostra si chiama Rosa. Se anche un solo passaggio della registrazione è ostico o crea problemi, basta chiamare, scrivere in chat o via email.

Se invece fin qui non ci sono stati problemi, l’iscrizione dovrà essere confermata al link che il prestatore avrà ricevuto via email. Con questo terzo clic si viene rimandati al profilo che dovrà essere completato: questo è il secondo passo, quello che richiede qualche minuto ma solo perché è necessario munirsi di documento di riconoscimento e codice IBAN. In questa fase si dovranno fornire tutti i dati anagrafici, gli estremi di un documento, dati indicativi sul patrimonio personale e appunto il codice Iban del conto dal quale si vogliono trasferire i capitali.

A questo punto manca la firma elettronica: in sostanza viene inviato un sms con un codice valido 30 minuti che dovrà essere riportato nel form per finalizzare la richiesta, evitando spreco di carta e tempi morti dovuti alla spedizione del contratto. Questo clic è decisivo perché esaurisce le “formalità burocratiche”. E rimanda al bottone “Inizia a prestare”.

A questo punto, si può iniziare a investire nell’economia reale: si sceglie l’importo e il profilo (“gestito”, che è un portafoglio che permette la massima diversificazione e velocità di prestito possibile. Permette una gestione più comoda e un determinante vantaggio economico: non si pagano le commissioni di gestione dell1% prestando almeno 10mila Euro). Si può prestare o passare in qualsiasi momento anche al profilo “manuale” che comporta una libertà di selezione di mercati, velocità e livello di diversificazione ma non prevede sconti sulle commissioni.

In qualsiasi momento sarà possibile vedere come vanno le aziende i cui prestiti compongono il portafoglio e quanto sta rendendo l’investimento, oltre che liquidare la posizione vendendola con il solo rimborso delle commissioni.

A questo punto, mentre noi stiamo ancora navigando tra le pagine più operative, trilla il cellulare. Dalla finalizzazione della registrazione sono trascorsi cinque minuti circa. Al telefono è Rosa, la nostra consulente personale, che vuole aiutarci a capirne di più e a cui possiamo chiedere consiglio per trovare insieme il modo più consono per cominciare a prestare. Cinque minuti.