3 settembre, 2019

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Scritto da: Redazione Opyn

Voleva la luna, ha avuto una scrivania in banca. Ma sceglie il lending per i suoi investimenti

Michela Rana, 34 anni, milanese, un lavoro in banca, era un’investitrice prudente e con BorsadelCredito.it non ha tradito la sua natura

Voleva andare sulla luna, invece lavora in banca. Ma, forse anche perché è una Millenial, è stata attratta dal FinTech come possibilità di investimento, un modo per diversificare un portafoglio prudente.

Ho 34 anni, lavoro negli uffici centrali di una nota Banca italiana. Da bambina il mio sogno era andare sulla Luna … probabilmente nel corso degli anni c’è stato qualche intoppo, il mio datore di lavoro non è la Nasa e sulla Luna non sono mai andata”, dice a BorsadelCredito.it Michela Rana, una prestatrice che ha scelto di investire nel credito alle PMI.

Lei appartiene alla generazione dei Millenial, che viene descritta come quella più attenta alla sostenibilità e alla tecnologia: quanto è vero? Ci racconta chi è Michela?

Vivo a Milano, ho un compagno, amo gli animali, in particolare i cani. Purtroppo per motivi di tempo in questo momento non posso tenerne uno mio ma ne ho regalato uno ai miei genitori, che visito spesso, quindi mi sento di dire di avere un cane … a metà.

Nel tempo libero, oltre a dedicarmi al fitness e al cibo sano, appena posso, viaggio: mi piace esplorare, conoscere altre persone e città, assaggiare cibi differenti, sentire il suono e la cadenza di lingue che non conosco. Del viaggio mi piace tutto, anche l’attesa in aeroporto e la tripla colazione (a casa, in aeroporto e in aereo). In linea generale, mi piace organizzare le attività, di qualunque natura esse siano: compleanni, serate, cene a casa, vacanze, weekend, lavori di ristrutturazione … tutto quello che è organizzabile, lo organizzo!

E che genere di investitore è? Come si compone il suo portafoglio e fin dove ha osato in termini di rischio/rendimento?

Devo essere sincera, non sono molto propensa al rischio in fatto di investimenti. Preferisco fare investimenti che abbiano un rischio limitato e sono quindi disposta ad accettare rendimenti contenuti, purché garantiti.

Dunque probabilmente il fatto che BorsadelCredito.it offra un investimento con un rischio controllato ha pesato nella sua scelta…

Senza dubbio, in primis il fatto che fosse un investimento con un buon rendimento ma nello stesso tempo con un profilo di rischio meno elevato rispetto, per esempio, a un’azione, è stato un elemento importante per determinare la mia decisione. Inoltre, il fatto che il prestatore contribuisca allo sviluppo dell’economia reale – che è il motore della crescita del proprio Paese – è un atout. Infine il rendimento non è correlato all’andamento dei mercati che, purtroppo, non è sempre positivo e in questo periodo di estrema volatilità un investitore prudente non è a suo agio con gli asset tradizionali.

Da quanto tempo investe in BorsadelCredito.it? Le sue aspettative iniziali sono state rispettate? (in termini di rendimento, usabilità, trasparenza)? C’è qualche aspetto che si è rivelato una sorpresa positiva?

Investo dal 2016. Sì, le mie aspettative sono state rispettate, il rendimento dei miei prestiti è quello comunicato in fase di sottoscrizione del contratto. Ho sottoscritto l’offerta di Profilo Gestito, quindi non mi devo occupare di gestire in autonomia i miei prestiti ma posso sempre verificare a chi sto prestando e quanto. Il sito è molto semplice da utilizzare e molto chiaro: e credo che tutto questo sia un valore aggiunto importante.

Consiglierebbe Bdc.it a un amico o un familiare e perché?

Io stessa sono entrata in contatto con BorsadelCredito.it attraverso il passaparola di amici. E devo dire che ho già suggerito lo strumento a parenti e amici perché credo sia una valida alternativa agli investimenti “classici” che possono avere lo stesso profilo di rischio. Inoltre credo in questa piattaforma e soprattutto nell’idea che la alimenta.

Altro aspetto positivo è che, se le persone che inviti sottoscrivono l’investimento, si riceve un buono sul proprio conto, quindi perché non provare?