6 agosto, 2019

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Scritto da: Redazione Opyn

Estate bollente per BorsadelCredito.it: a luglio erogato sopra i 65 milioni di euro (+61% anno su anno)

Anche il mese di luglio 2019 si chiude con un nuovo record di erogato per BorsadelCredito.it, con un ammontare di 65,704 milioni dai 63,990 milioni del mese di giugno. Il valore è distribuito su 729 prestiti (+17 nel mese) e si confronta con i 40,664 milioni di euro su 502 prestiti del luglio 2018. 

Il volume erogato, che include anche i prestiti da parte degli istituzionali, mostra dunque un incremento di oltre il 61% anno su anno: un tasso di crescita sostenuto ma che rallenta rispetto ai primi due anni e segnala il consolidamento del mercato italiano del lending e l’ingresso in una fase di maturità. 

Se scorporiamo dal totale i prestiti a cui hanno partecipato gli investitori istituzionali, l’erogato dipeso dal retail ha raggiunto un volume di 48,853 milioni distribuiti su 601 prestiti.

La mappa geografica e settoriale dei prestiti di BorsadelCredito.it

Analizziamo dunque come i 17 nuovi prestiti del mese di giugno hanno inciso sulla mappa dei debitori di BorsadelCredito.it. In termini geografici, resta saldamente in testa alla classifica la Lombardia, che si conferma il mercato regionale più dinamico con sei nuove richieste di credito evase, per una quota complessiva di 220 prestiti. Seconda maggior richiedente la Campania che sale a 135 (+1), seguita da Lazio (+1, a quota 77) e Piemonte, in crescita (a 77 da 73); la Puglia aumenta di tre unità la propria quota a 51, mentre il Veneto sale a 49 erogazioni (+1), e l’Emilia Romagna rimane stabile a 32. A seguire la Toscana e la Sardegna, a quota 20 e 19: il dato è invariato per entrambe.

Il settore più attivo si conferma quello dei servizi, con il 25,7% del mercato complessivo, rincorso dal commercio al dettaglio (con una fetta del 17,7% dell’erogato a cui si aggiunge il 15,8% del commercio all’ingrosso); industria e produzione si attestano a quota 15,4%, i trasporti e la distribuzione salgono a 17,6% e l’edilizia resta stabile al 7%.

Il rendimento

Com’è andato il mese dal punto di vista del rendimento? Al netto dell’intervento del Fondo di Protezione, il rendimento di BorsadelCredito.it si è attestato al 4,75%. Inoltre, l’incidenza del nostro principale strumento di mitigazione del rischio è appena oltre il mezzo punto percentuale (per ulteriori dettagli è possibile consultare la nostra tabella di sintesi qui): il rendimento al lordo di questa copertura si è infatti attestato al 5,53%.

Confronto con fondi corporate, BTP e conti deposito

Passiamo dunque al consueto confronto con le diverse asset class paragonabili per le caratteristiche di rischio/rendimento: il nostro strumento si dimostra ancora una volta in cima alla classifica e distacca il secondo in lizza di gran lunga. Prestare tramite BorsadelCredito.it, con questi numeri, permette un guadagno al netto del Fondo di Protezione e della tassazione al 26% di oltre 352 euro su un capitale investito di 10mila euro.

fondi bond corporate a 4 e 5 stelle Morningstar – quindi i migliori della categoria – proseguono il recupero dopo un 2018 horribilis. E per il quinto mese confermano un rendimento annuale positivo in forte crescita. Tuttavia, il rendimento annualizzato a tre anni si attesta all’1,73% (128,02 euro al netto delle tasse), mentre espandendo l’orizzonte temporale sui cinque anni, il reddito si colloca al 2,25% (166,5 euro al netto delle tasse).

Tutti i numeri relativi ai fondi non tengono tuttavia conto delle commissioni di ingresso né di quelle di gestione, e quindi sovrastimano la reale entità del guadagno.  A luglio 2019 i BTP quinquennali, altra asset class con cui confrontiamo i nostri finanziamenti, hanno staccato in asta una cedola dell’1,75%: il rendimento è di poco più di 153 euro su un investimento di 10mila euro, al netto dell’imposta agevolata al 12,5%, in un mercato che continua a essere penalizzato dall’incertezza e che paga il prezzo di un rischio in costante ascesa, in vista della prova dei conti attesa a settembre. Maglia nera si confermano i conti deposito vincolati, che hanno offerto un rendimento medio dello 0,57%, in calo rispetto a maggio e corrispondente a un reddito di poco superiore ai 42 euro al netto del 26% di ritenute, sul medesimo ticket di ingresso di 10mila euro.

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