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Società Giorgio Delli Castelli
Giorgio Delli Castelli | CEO
"Sono un partner della prima ora, e ho visto l'azienda crescere costantemente mantenendo la capacità di essere sempre vicina alle persone, pur in un contesto digitale e service-oriented. Chi ci segue è competente e amichevole, abbiamo la certezza di essere sempre considerati top level partner al di là del numero delle operazioni che presentiamo. I nostri comuni clienti PMI sono soddisfatti e hanno una alternativa concreta e rapida al sistema bancario tradizionale ma spesso anche rispetto agli altri competitors del comparto. Bravi!"

Società Italfinance
Paolo Fusaro
"Non è facile definire Opyn con una sola parola! Mi piace guardarla attraverso gli occhi dei miei clienti che la ritengono fruibile, semplice, immediata e trasparente. Tutti concetti che rendono più agevole e soddisfacente il mio lavoro."
Weunit
Francesco Figlia | Responsabile Imprese Area Sicilia
"Per descrivere Opyn mi vengono in mente aggettivi come unica e straordinariamente veloce, infatti lavorarci insieme è davvero molto piacevole.
Per una PMI i vantaggi nell’affidarsi a Opyn sono molteplici, ma tra tanti spiccano la rapidità nei tempi di risposta e l’erogazione quasi immediata dei prestiti."
Studio Gallesi
Pasquale Gallesi | Titolare
"Opyn è un operatore finanziario che, per la mia personale esperienza, definisco come “importante, serio ed affidabile”. Collaborarvi è un piacere, il lavoro è tranquillo e organizzato alla perfezione. Le PMI che si affidano a Opyn godranno di rapida istruttoria con esito finale in pochi giorni, il tutto attraverso una procedura completamente digitale e semplice erogazione."
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Banca Valsabbina ha siglato un accordo finalizzato all'acquisizione di una partecipazione pari a circa l'8,3% di Business Innovation Lab, società cui è riferita la piattaforma Fintech BorsadelCredito.it. L'articolata operazione prevede in una prima fase l'acquisto di tali quote sul mercato secondario ed è inoltre prevista l'assegnazione a Valsabbina anche di warrant convertibili in ulteriori azioni.

La corsa alla sostenibilità, in finanza, si fa serrata. E le fintech devono stare al passo. Chi struttura prodotti finanziari bada sempre più all’impatto che con gli stessi può avere sul mondo, in termini di lotta al climate change e di miglioramento dell’ambiente, nonché delle condizioni di vita delle comunità e delle minoranze.

Opyn ha registrato un incremento dei prestiti erogati del 420% nel 2021 ed è arrivata a quota i 391,5 milioni di euro di finanziamenti alle imprese. Per la fine del 2022 la società si aspetta di raggiungere quota 500 milioni di euro. Il fatturato è aumentato del 356% a quota 19 milioni (nel 2020 si era portato oltre la soglia dei 4 milioni di euro).
Opyn e Banca Valsabbina hanno varato il programma di finanziamenti digitali Pmi Be-Tech, grazie a cui l’istituto di credito bresciano erogherà fino a 100 milioni di euro alle PMI attraverso la tecnologia di Opyn e una cartolarizzazione, in ottica software as a service: un ulteriore passo nel percorso di integrazione banca-pmi-fintech.

Dall’accordo tra Opyn e Banca Valsabbina nasce “PMI Be-Tech”, il programma per erogare 100 milioni alle imprese. Avvalendosi del software di Opyn e facendo ricorso ad un’operazione di cartolarizzazione, verranno erogati in modalità completamente digitale e con valutazione in 24-48 orefinanziamenti da 200mila a 800mila euro, con durata fino a 72 mesi.

Il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) ha investito 30 milioni di euro in Magellano, il nuovo fondo destinato al finanziamento delle pmi italiane, gestito dalla scaleup fintech italiana Opyn attraverso ART sgr, gestore di fondi alternativi di investimento, riservati a investitori professionali, che sottoscrivono i prestiti offerti in piattaforma.
Il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) investe 30 milioni di euro nel nuovo fondo Magellano, gestito da Opyn attraverso ART SGR. L’operazione avviene con il sostegno del programma “Credito privato su misura per le PMI” del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), parte del Piano di Investimenti per l’Europa varato dall'EU.

Gender gap: dagli esperti di Opyn, operatori finanziari inclusivi e tecnologici, arrivano alcuni suggerimenti che dovrebbero diventare prioritari nell’agenda politica: rendere effettiva la normativa antidiscriminatoria sui luoghi di lavoro, incentivare percorsi di studio che vadano nella direzione dei settori a più alta occupabilità e investire potentemente sulle infrastrutture sociali.

Sono più brave degli uomini negli studi e nel lavoro ma hanno stipendi più bassi e carriere discontinue, a cui spesso rinunciano alla nascita del primo figlio. Il fintech, Opyn in primis, vuole farsi portabandiera della gender equity e ridurre il gender gap in Italia e in Europa.

Solo la collaborazione fra Banche e Fintech può far evolvere i servizi alle PMI. Secondo Ivan Pellegrini, Ceo di Opyn, l'avanzata della finanza tecnologica è inarrestabile. La domanda di digitalizzazione, efficienza e velocità è sempre più forte, e nel prossimo futuro ogni servizio finanziario sarà tech based.

BorsadelCredito.it, fintech italiana che supporta le PMI nell'accesso al credito, ha cambiato nome in Opyn e annunciato di voler crescere in Europa nei prossimi due anni. Il rebranding segna una nuova fase per la società nata nel 2012: al ruolo di lender per le imprese italiane sarà affiancato quello di abilitatore dell'embedded finance per banche e big tech.
Opyn guarda al traguardo dei 100 milioni di ricavi nel 2023 e a una possibile Ipo. L’ex BorsadelCredito.it, oltre al lending alle imprese italiane, punta a diventare leader europeo nella fornitura di piattaforme di banca digitale a istituti finanziari e imprese corporate.

BorsadelCredito.it ha concluso una cartolarizzazione da 220 milioni di euro, in collaborazione con Azimut, Banca Ifis e Intesa Sanpaolo. A maggio abbiamo concluso due operazioni nel giro di poche settimane che ci hanno permesso di raccogliere 420 milioni di euro in un mese all'interno del progetto "Slancio Italia", volto a sostenere l'economia reale.

Greta Antonini, Marketing Manager di BorsadelCredito.it, ha preso parte all’evento “FinTech, sostenibilità e inclusione” organizzato in occasione della Milano Digital Week, per parlare del ruolo delle donne nel FinTech e più in generale nella ripresa economica. Raccontando cosa sta accadendo nel mondo e cosa ci aspetta nel prossimo futuro.

A fine 2020 abbiamo provato a tirare le somme dell’anno appena passato, individuando i trend della nuova fase di maturità del FinTech. Collaborazione sempre più frequente con le banche, scomparsa degli sportelli tradizionali, tecnologia dirompente, crescita esponenziale degli e-commerce: sono queste le principali tendenze che stanno segnando anche il 2021.
La nostra tecnologia si basa su una rete neurale, una complessa infrastruttura informatica che rende possibile velocizzare i processi e rendere immediata la fruibilità dei sistemi. Come l’AI, anche la blockchain è un valore aggiunto non trascurabile per il mondo finanziario. A spiegarlo è Maurizio Diana, Head of Data Management di BorsadelCredito.it.

A inizio pandemia abbiamo assistito fin da subito ad una crescita esponenziale dei volumi del lending crowdfunding. Antonio Lafiosca, Founder & COO di BorsadelCredito.it, insieme ad altri operatori ed esperti di FinTech, spiega le ragioni che, già durante il primo lockdown, hanno spinto le pmi a rivolgersi al digitale per ottenere un finanziamento.

Se in passato le IPO del FinTech non hanno brillato, nel 2020 sono arrivate sul listino Affirm e SoFi, le piattaforme più finanziate degli USA, mentre l’IPO con le migliori prestazioni è stata una insurtech, Lemonade. Anche il VC punta sempre più sul settore: abbiamo cercato di prevedere cosa potrebbe succedere in Italia guardando a ciò che è già prassi oltreoceano.

Abituati alla disintermediazione, smartphone addicted, attratti dall’investimento impacting: i più giovani che ora si avvicinano al mondo del lavoro (la cosiddetta “Generazione Z”, ovvero i nati dopo il 1997) sono i clienti ideali del FinTech. A loro bisogna guardare per capire come orientare la nuova offerta digitale che esploderà nel post Covid.

La pandemia ha messo in evidenza la necessità per le banche di innovare sempre di più (alleandosi con big corp o startup tecnologiche) ma anche il potere inclusivo della digitalizzazione per gli individui non bancarizzati. Anche in Italia è stato boom dei pagamenti digitali: ma per vedere il futuro si deve guardare al modello di sviluppo di Cina e India.