28 maggio, 2019

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Scritto da: Redazione Opyn

Amazon vuole aggredire la Cina offrendo lending ai seller locali

Proprio mentre annuncia la chiusura del marketplace locale, l’e-commerce sceglie strategicamente di fornire capitale circolante attraverso un partner FinTech che consente alle aziende cinesi che vendono all’estero di rimpinguare le scorte e crescere più rapidamente. BorsadelCredito.it offre un servizio simile per l’Italia dallo scorso febbraio.

Le mire cinesi di Amazon passano per il lending. Secondo la Cnbc il gigante dell’e-commerce sta per lanciare un Lending Referral Program, aperto esclusivamente ai seller della community. Amazon li selezionerà e li metterà in contatto con una piattaforma di lending cinese, che offrirà prestiti a breve termine per consentire ai venditori di rifornire il magazzino e così di espandere il proprio business.

Il lending italiano di BorsadelCredito.it

In sostanza, la stessa ratio che sta dietro alla formula lanciata da BorsadelCredito.it lo scorso febbraio per i seller italiani di Amazon. Ne abbiamo parlato qui: la linea di credito che offriamo ai seller di Amazon ha scadenza flessibile (indicativamente tra i 3 e 6 mesi) e prevede che gli interessi siano calcolati sulla base dei giorni di effettivo utilizzo della somma prestata. La restituzione del finanziamento avviene in maniera graduale e contestuale alle vendite sull’e-commerce, canalizzando direttamente i pagamenti sul conto di BorsadelCredito.it fino ad  estinzione dello stesso. In questo modo, più il seller vende, più velocemente è in grado di rimborsare il proprio debito, con vantaggi che si sostanziano nella capacità da parte del seller di rimpinguare con costanza le proprie scorte e anche di avere maggior potere contrattuale nei confronti dei fornitori.

Via dal mercato locale cinese, per potenziare quello internazionale che compra da Pechino e dintorni

Proprio a ridosso dell’annuncio della chiusura del marketplace locale – che non riesce a competere efficacemente con i colossi come Jd e Alibaba, ma anche con piccoli operatori come Pinduoduo e VIP.com – Jeff Bezos decide di lanciare una nuova strategia per riuscire a fidelizzare i merchant cinesi – mercato  decisamente rilevante per il colosso – che vendono ai consumatori sia in USA che nel resto del mondo: la chiave per dare vita a un ecosistema solido nel mercato cinese è fornire capitale circolante.

Secondo un report recente della società di consulenza Marketplace Pulse, oltre il 40% dei maggiori seller di Amazon sono in Cina e il loro numero è più che raddoppiato dal 2016: la chiave del loro successo sta innanzitutto nella leva del prezzo. Anche se i consumatori cinesi non ritengono Amazon un canale competitivo, il portale è senza dubbio il mezzo privilegiato per raggiungere il resto del mondo.

Amazon Lending serve già USA, UK e India

Amazon Lending è un servizio già disponibile in USA, Regno Unito ed India. Si tratta di un servizio a inviti per seller selezionati che abbiano determinate caratteristiche di eccellenza stabilite dal lender e che accettino di condividere dati personali, come tassi di vendita e crescita, tassi di rendimento, tassi di feedback negativi e valore medio del magazzino.

I criteri precisi non sono mai stati esplicitati pubblicamente, ma quello che si sa è che i seller devono avere una storia di almeno 12 mesi in cui hanno venduto merce per almeno 10mila dollari. Cali nel volume delle vendite o nel tasso di soddisfazione dei clienti possono ridurre le possibilità di essere invitati a far parte del programma.

Il servizio di lending in Cina

In Cina Amazon inaugurerà il servizio con Shanghai Fuyou Commercial Factoring, ma pianifica di allargare l’opportunità a diversi operatori nel prossimo futuro. Shanghai Fuyou Commercial fa parte di una società che processa transazioni per 15 miliardi di renminbi (circa 2 miliardi di dollari) ogni mese: un partner locale consente di essere immediatamente compliant con la complessa legislazione locale.

La prima partnership che Amazon ha stretto è stata nel 2018 per il lancio di Seller Lending Network e successivamente l’e-commerce si è alleato con Bank of America Merrill Lynch per il suo braccio del lending in USA ma, a differenza di quanto accade in Cina e in India, i prestiti avvengono al di fuori del bilancio della società.

Il lancio del primo servizio di lending di Amazon risale in realtà al 2011 e ha visto una crescita significativa nel 2017, quando ha superato la soglia del miliardo di dollari in prestiti, rispetto a un totale di 1,5 miliardi nei primi cinque anni. Ne abbiamo parlato qui. Da allora, i prestiti a breve termine hanno raggiunto quota 3 miliardi con un taglio singolo molto variabile dai mille ai 750mila dollari. Il valore erogato si è stabilizzato negli ultimi due anni, con un saldo di circa 700 milioni di dollari al trimestre, e la stessa società ha annunciato di aver erogato, nel 2018, prestiti per oltre un miliardo di dollari.

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