1 giugno, 2017

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Scritto da: Redazione Opyn

Le cinque regole base delle imprese di successo


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Siamo fuori dalla crisi? Tutti parlano di ripresa dell’economia – che in Italia però equivale a un PIL 2016 a +1%, a un’industria che fa qualche sussulto ma poi frena ancora e, soprattutto, a consumi deboli. I consumi, proprio ciò che conta di più per chi vende prodotti e servizi. E poi sono cambiate profondamente le abitudini di chi consuma, con l’emergere dei Millenial che hanno criteri di scelta ben diversi da chi li precede. Chi fa impresa deve stare dietro a questi cambiamenti per sopravvivere e per avere successo. Quello che però non cambia e non cambierà mai sono i fondamentali del business e le caratteristiche che deve possedere l’imprenditore: tenacia, impegno, visione.

Più altre cinque regole pratiche che nessuna persona che guidi un’azienda – che sia già di successo o che aspiri a diventarlo – può ignorare (per scriverle ci siamo ispirati ai consigli di DONALD TODRIN, autore di Successfully Navigating the Downturn e presidente di Second Wind Consultants, un’azienda Usa che si occupa di soluzioni di credito per aziende).

1) Dòtati di un piano scritto. Tecnicamente si chiama “business plan”: poche pagine in cui si delineino obiettivi, strategie, fonti di finanziamento, piano marketing e vendite, cassa necessaria a fare tutto. Il primo piano di business è fondamentale per valutare la fattibilità dell’idea e la sua sostenibilità quando la trasformiamo in impresa, passando dalla teoria alla pratica. Negli anni successivi, calcolare entrate e uscite e definire obiettivi e strategie per raggiungerli è altrettanto necessario.

2) Non essere testardo e metti da parte l’ego. Va bene, il piano è fatto, ma se non funzionasse? Anche il migliore dei piani è fallibile: se ci accorgiamo in corsa che qualcosa non va, aggiustiamola, confrontiamoci, ripensiamola. Non restiamo fedeli a idee che si dimostrano sbagliate per dimostrare una coerenza che in questo momento è l’ultima delle cose che contano e smettiamo di credere di poter fare tutto da soli. Anche i geni hanno bisogno di una squadra. Circondiamoci di persone competenti e appassionate: non di “yes men” che ci diano conferma di quanto siamo bravi, ma di consulenti che ci facciano capire anche quando e dove sbagliamo. L’ego deve stare in un angolo, impariamo ad ascoltare (chi ne sa più di noi): poi decidiamo pure con la nostra testa, ma essendo certi di aver recepito i consigli qualificati che abbiamo chiesto. Fuori le emozioni, dentro il ragionamento (certo, spesso è difficile, ma nessuno ha mai detto il contrario).

3) Tieni traccia di tutto e impara a gestire i numeri. Ti sembrerà la più noiosa delle attività, ma nel tempo ne comprenderai l’importanza. Excel sarà il tuo migliore amico. Fai parlare i numeri, controllali quotidianamente e prendi decisioni in base a cosa ti dicono. Uno dei più importanti è il cash flow: di quanta cassa hai bisogno e quanto credito puoi chiedere perché il business resti comunque sostenibile? Una volta che lo hai stabilito, procurati questa cassa.

4) Delega e non pretendere di controllare ogni minuzia. Se ti sei circondato di persone di fiducia e competenti e di un’organizzazione semplice e flessibile non dovresti aver difficoltà a far fare a loro. Delega tutto ciò che puoi delegare. Scrivi un mansionario in cui specifichi cosa ti aspetti dai tuoi collaboratori, crea un sistema di incentivi e cerca di mantenere un atteggiamento risoluto ma tranquillo quando c’è un problema (non c’è sempre da operare a cuore aperto, a volte i problemi sono piccoli e risolvibili senza grossi stress, né tuoi né della squadra, che lavora meglio se sa che può anche sbagliare).

5) Usa Internet e in generale innova. Potente ed economica, la rete richiede però dedizione e capacità. Creare una comunità, usare i social media come strumenti di marketing, costruire rapporti. Ma devi sapere come si fa (o delegare qualcuno che lo fa di mestiere, se puoi permetterti una figura ad hoc). E, in generale, non aver paura dell’innovazione: inventa una nicchia, un vantaggio competitivo, qualcosa che non esista nella forma in cui sai farla tu e… buon divertimento.

 

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